CronacaPolitica

Il futuro incerto della Fondazione Ico Tito Schipa, “Dimenticati dalla Regione”

LECCE- Che fine faranno gli orchestrali della Ico Tito Schipa quando la provincia sarà svuotata e infine chiusa? E’ la domanda che il presidente del Movimento Regione Salento, Paolo Pagliaro, ha rivolto alla vigilia dell’apertura del cartellone della 45 esima stagione lirica tradizionale della Provincia di Lecce. Una domanda a cui nessuno sa ancora rispondere e che inquieta 54 lavoratori e tutto il mondo della cultura salentina.

“Pensiamo sia opportuno e doveroso da parte delle Istituzioni preposte interessarsi per tempo del futuro di tanti professionisti – spiega Pagliaro – dell’Istituzione Concertistica Orchestrale della Provincia di Lecce. La stagione lirica della Provincia di Lecce è stato un patrimonio dell’intero Salento, che deve avere un futuro anche oltre la stessa Provincia: un conto sono i costi della politica, un’altra cosa sono gli stipendi di lavoratori capaci e brillanti”.

La politica sta subendo lo “svuota province” passivamente – secondo Pagliaro – senza avviare una riflessione sul futuro del Salento e delle sue eccellenze. Simona Manca, assessore alla cultura della provincia, si unisce al grido dall’allarme: “Nel progetto di riforma delle province non c’è un rigo sul destino di fondazioni come quella della Ico, che prevedono come soci fondatori Provincia e Comune. Fa rabbia il fatto che nel progetto strategico della Regione ci sono Taranta, Focara e carnevale di Putignano e sia ignorata l’orchestra salentina. Noi siamo usciti dal progetto ‘Interreg’ regionale, perché ci sentiamo umiliati da chi finanzia eventi che durano una settimana e non l’industria creativa, come quella dell’Orchestra Ico Tito Schipa”- conclude la vicepresidente. Anche i professori dell’orchestra si sentono abbandonati dalla Regione.

Lo Stato sostiene l’orchestra con 500 mila euro annuali del Fondo Unico dello Spettacolo: la parte più grossa, circa 1 milione e mezzo, la mette la Provincia, Regione e comune di Lecce contribuiscono con 120 mila euro a testa. L’ Istituzione Concertistico orchestrale Tito Schipa è una delle 13 eccellenze in Italia: quella leccese è la decima. La delega alla cultura andrà a comuni o a Regioni dopo lo svuotamento? Nemmeno questo è chiaro.“Oggi rischiamo la chiusura, se il Comune o la Regione non faranno dei passi in avanti per capire come tutelarci: ci vuole l’elaborazione di un progetto che tenga in vita un patrimonio culturale notevole, costruito negli anni” – spiegano i musicisti.

I lavoratori hanno scritto una lettera a Bray, per chiedere un intervento che faccia chiarezza La media degli orchestrali è di 50 anni di età: 54 i musicisti, ma solo 37 professori rappresentano l’organico funzionale delle Ico riconosciuto nel 2010 e anche loro non sanno quale futuro li attende: nel momento in cui dovesse avvenire la fusione con altre Ico o assorbimento ad altro ente locale, tutti gli altri lavoratori a tempo determinato non potranno più collaborare. L’incertezza regna sovrana.

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