FASANO- Dichiarazioni contabili perfette, ma solo sulla carta. Perché poi, le indagini hanno accertato che il 50% del volume degli affari complessivi era stato occultato al fisco. A finire nei guai, il titolare di un punto vendita di abbigliamento all’ingrosso di Fasano, denunciato dalla Guardia di Finanza per dichiarazione infedele.
I militari delle fiamme gialle, coordinati dal capitano Biagio Palmieri, già ad ottobre avevano eseguito alcune verifiche sui conti dell’impresa notando immediatamente una considerevole differenza tra la merce presente nel magazzino e quella dichiarata nei libri contabili: l’azienda aveva una disponibilità di capi d’abbigliamento e accessori molto maggiore a quella figurante nelle scritture.
Dai controlli dei 6 conti correnti riconducibili alla ditta e al suo titolare i finanzieri hanno quindi scoperto che, dal 2009 al 2013, l’imprenditore aveva occultato al fisco circa 2 milioni di euro di ricavi ed evaso Iva per circa 400mila euro. Il commerciante, secondo l’accusa, avrebbe messo a punto un sistema di compravendita di merce in nero parallelamente alla sua attività regolarmente dichiarata.