Politica

Ecco la Giunta di Consales: Marchionna vicesindaco e partiti fuori dall’esecutivo

BRINDISI- Considerando le premesse, era il 23 dicembre, Mimmo Consales, questa volta, se l’è giocata davvero bene. Almeno sulla carta perché poi, nella pratica, bisognerà aspettare la prova sul campo. La nuova Giunta arriva, come promesso, alle 16. Facciamo le 16 e un quarto che, tutto sommato, considerando i ritardi del passato, appare già come un buon inizio.

Esclusi i partiti e no, non si tratta di una giunta tecnica. Questa, dice Consales nella sala conferenza di Palazzo Nervegna, è la giunta del sindaco. Ed è il sindaco che si assume tutte le responsabilità. E quindi, via con i nomi. Previsioni azzeccate quasi in toto. Il Vice è Pinuccio Marchionna, ex sindaco e nuovo assessore alla programmazione economica. Al bilancio, resta Carmela Lomartire, unica riconferma insieme a Pasquale Luperti all’Urbanistica. Invece di uomo di fiducia del sindaco e non come esponente (di spicco, viste le preferenze) del PD, quindi Fernando Contaldi all’igiene pubblica, Antonio Colucci ai lavori pubblici, Antonio Ingrosso a Sport e istruzione, Maria Carbonara ai servizi sociali e Teodosio Prete alle attività produttive.

Manca l’ambiente. Doretto Marinazzo, 20 anni in Legambiente, non se l’è sentita di lasciare il suo mondo, la sua vita. E pur garantendo appoggio esterno al nuovo esecutivo, lascia vuoto un posto che, dice Consales, sarà presto occupato da qualcuno. Non uno qualsiasi.

Quindi, la politica. Bistrattata politica. Partiti fuori dalle scelte e Consales, la fiducia, dovrà cercarsela di volta in volta, con atti e provvedimenti da portare all’attenzione del consiglio Comunale. Una sorta di inversione delle responsabilità. Quella, dice sornione Consales, è tutta del primo cittadino. In realtà, dovranno essere eventualmente gli oppositori ad assumersi l’onere di bloccare l’azione amministrativa di un esecutivo su cui, è evidente, il primo cittadino ripone grande fiducia.

Insomma, per il primo cittadino non cambia nulla. D’Angelo e Licchello, i nomi indicati da nuovo centrodestra, ricevono parole agrodolci. Ottimi assessori, spiega il sindaco, in una giunta politica. Non in una giunta basata sul rapporto fiduciario dei suoi esponenti con lo stesso primo cittadino.

Insomma, il laboratorio è morto. Anzi, no. Perché Consales, da bravo giornalista, ci consiglia un titolo. Il suo titolo.
Vabbuò, abbiamo sentito di meglio: Ma rendiamo atto al primo cittadino adriatico di aver sfoggiato grande coraggio.

Lungimiranza? Questo è da vedere. Dipenderà dai numeri, dai voti, dagli accordi. Sulla carta, impossibili. Questo secondo Consales che poi, a fine conferenza, lancia un segnale sulle società partecipate. Perché gli equilibri non si reggono solo sui nomi in giunta. E, per l’appunto, anticipa il sindaco, qualcosa andrà rivisto. Premiando il merito. E quindi, al contrario, punendo eventuali carenze, eventuali mancanze.

Ecco, forse ha ragione Consales. Niente accordi, niente questua di voti. La tenuta della maggioranza si può trovare in altri modi.

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