Politica

Nuova Giunta, l’esecutivo tecnico non piace agli amici del sindaco

BRINDISI- Una giunta tecnica che non piace. Non piace a Nuovo Centrodetsra, ma era prevedibile, che propone i suoi due nomi, Cosimo D’Angelo e Italo Licchello, per l’ormai prossimo esecutivo. Ma non piace, e questo per il primo cittadino potrebbe essere un vero problema, neppure alla lista “Progettiamo Brindisi”. Ovvero il movimento, nato nella scorsa campagna elettorale, creato proprio a sostegno di Consales.
La Lista del sindaco, insomma, contro la giunta del sindaco. E le ripercussioni, in termini di equilibrio, potrebbero essere piuttosto gravi. Se infatti il sindaco ha deciso di fare tutto da solo e si appresta, nelle prossime ore, a varare la nuova giunta scavalcando i partiti, proprio Progettiamo Brindisi, per voce del suo capogruppo Maurizio Colella, aveva proposto al primo cittadino una rosa di nomi. Questo, però, quando ancora si parlava di azzeramento o rimpasto. Poi, quando invece si è fatta largo l’ipotesi di una giunta tecnica,sono cominciati i problemi interni al gruppo.

Perché se Colella ha cambiato posizione, premendo per la riconferma di Antonio Giunta, invero molto improbabile, dopo l’ultimo vertici due consiglieri in assise Massimiliano Cursi e Salvatore Giannace hanno dato pieno mandato al sindaco di scegliere da solo. Senza quindi esprimere alcuna preferenza.

In ballo, in caso di retromarcia del sindaco, ci sono i nomi di Pino Vasile, primo dei non eletti, e iGiocchino Margherito. In ballo, però, c’è anche la tenuta del movimento, messa a dura prova da queste empasse venutasi a creare proprio a pochi giorni del varo della nuova giunta.

In attesa di una posizione ufficiale assunta da “Progettiamo Brindisi”, sono comunque in tanti a restare con il fiato sospeso. Se Raffaele Iaia, a margine del secondo avviso di garanzia, ha preferito dimettersi, gli unici sicuri di mantenere il posto sono Carmela Lomartire e Lino Luperti. Ormai certa la poltrona all’ex sindaco Pino Marchionne. Mentre Consales attende una risposta da parte di Salvatore Giuliano, dirigente scolastico del Majorana.

Continua invece la discussione in Nuovo Centrodestra, dove sono al vaglio le diverse ipotesi in caso di mancato soddisfacimento delle richieste di cui sopra. Senza D’Angelo e Licchello, i centristi si tireranno fuori dalla maggioranza passando, di fatto, all’opposizione. Un colpo di scena destinato a modificare lo scacchiere politico dell’intera provincia adriatica.

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