MANDURIA- E’ un’area satura. Senza gestione. Ed è alto il rischio ambientale. Per questi motivi la discarica di Manduria non sarà riaperta. Lo ha stabilito il TAR di Lecce. Con un decreto presidenziale il tribunale ha accolto l’istanza di sospensione urgente proposta dagli avvocati Pietro e Antonio Quinto per conto del Comune di Manduria contro la deliberazione dell’ATO Provincia di Taranto del 17 gennaio scorso.
Delibera che dettava lo stop al conferimento dei rifiuti solidi urbani da parte dei 17 Comuni del bacino ex TA/3 alla CISA di Massafra e di indirizzarne invece, nuovamente, i flussi verso la discarica manduriana. Una decisione contro al quale era insorta l’Amministrazione Comunale.
Il sindaco di Manduria Roberto Massafra più volte ha fatto presente ai comuni coinvolti nella questione l’impossibilità di assicurare un normale servizio di smaltimento dei rifiuti a Manduria. Parliamo infatti di un’area ormai satura e, l’ulteriore convergenza di rifiuti comporterebbe gravi problemi di gestione e ambientali.
Proprio su questi due punti hanno fatto leva i due legali. Ma anche su un 3° aspetto: l’assenza cioè di un gestore della piattaforma di Manduria. Motivazioni tutte accolte dal ter leccese che ha quindi sospeso in via d’urgenza il provvedimento dell’ATO, confermando l’attuale conferimento nell’impianto di Massafra. La palla ora passa proprio all’ato che si esprimerà nella prossima udienza , fissata per il 19 febbraio