Cronaca

I guai del Perrino: dopo gli ascensori scassati piove acqua nei reparti

BRINDISI- Non solo ascensori scassati e, quindi, pericolosi per l’incolumità degli utenti. Ma anche una situazione di vero e proprio degrado respirato da alcuni pazienti ricoverati presso l’ospedale Antonio Perrino di Brindisi, che lamentano disagi e malfunzionamenti.

Nelle scorse ore, ha fatto scalpore il caso del cardiopatico bloccato, per quasi mezzora, nell’unico ascensore funzionante (beh, si fa per dire) del nosocomio. L’episodio, nel pomeriggio di mercoledì, quando nel tentativo di raggiungere il reparto di cardiologia il poveretto ha prima avvertito un forte rumore.

Quindi, l’elevatore si è bloccato, lasciando il paziente fermo tra un piano e l’altro. Per sbloccare l’elevatore e trarre in salvo il malcapitato, ci sono voluti ben 25 minuti di lavori eseguiti dalla dittà Kone. Ma se per gli ascensori la Asl ha già etichettato i vari episodi come tantativi,si direbbe ben riusciti, di sabotaggio, avanzando anche denucnia in Procura, è la situazione di degrado generale a preoccupare maggiormente.

Perché difficilmente si potrà parlare di disagio quando, nel reparto medicina, comincia a piovere acqua sulle teste degli ammalati. O, ancora, la luce che va e viene. Senza dimenticare, appunto, gli ascensori, con malfunzionamenti registrati nuovamente in mattinata, e ritardi nella manutenzione lamentati da pazienti e parenti.

Insomma, altro che eccellenza. Gli ascensori al Perrino, ormai da mesi, risultano essere scassati. Ma è l’intero ospedale, sembrerebbe, a fare acqua da tutte le parti.

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