Cronaca

Sanità, il Ministero dà i voti: Puglia bocciata

BARI- La sanità in Puglia è da cartellino rosso. E’ il Ministero della Salute ad infliggere, anche per il 2012 una sonora bocciatura alla Puglia in materia di sanità. Terzultimi. E’ questo il posto che occupa la Puglia nelle classifiche. Rispetto al penutlimo incassato l’anno scorso. Magra magrissima consolazione.

La bocciatura arriva a seguito del monitoraggio che il Ministero avvia sui livelli essenziali di assistenza. 21 indicatori che scandagliano tutto il sistema sanitario e le risposte che le regioni sono in grado di dare o non dare a pazienti. I criteri sono tanti: dalla copertura vaccinale in bambini e adulti, alla percentuale di parti cesarei,dallo screening su mammella colon retto e cerice uterina al numero di prestazioni specialistiche ambulatoriali di risonanza magnetica per 100 residenti dai posti letto nelle residenze per anziani agli incidenti sul lavoro. C’è un po’ di tutto. E in tanto di questo per la Puglia il risultato è il bollino rosso che indica l’insufficienza dei servizi erogati.

Già lo scorso anno la Puglia fu bocciata per la percentuale di parti cesarei, fu rimandata sul numero di prestazioni relative alle risonanze magnetiche, e fu promossa sulla tempestività dei mezzi di soccorso.

La bocciatura arriva anche per le altre regioni del Sud in piano di rientro ma naturalmente non basta per giustificare la situazione.

La classifica è importante anche perché è uno dei criteri che determina l’assegnazione dei fondi nel riparto nazionale, quello cioè che ogni volta penalizza la puglia rispetto alle altre regioni.

Le opposizioni naturalmente insorgono. Per Salvatore Negro, Udc, la classifica certifica “il fallimento della maggioranza su un tema importantissimo come quello della sanità, soprattutto perché ne aveva fatto le fortune elettorali promettendo rivoluzioni radicali. E’ confortante – continua negro – vedere la Puglia agli ultimi posti. La dice lunga sul bisogno di cambiare la politica sanitaria”. Più sintetico il capogruppo di Forza Italia, Ignazio Zullo, che si chiede solo “dov’era Vendola fino ad ora?”

 

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