Cronaca

Gli svizzeri rilanciano: “Voli anche per Parma”. Brindisi tenta lo stop: “Venite da noi”

GROTTAGLIE- Non solo Roma, Palermo, Timisoara. Ora anche Parma. La compagnia svizzera interessata allo scalo grottagliese rilancia e amplia la proposta di offerta. Cityline Swiss, attraverso il procuratore Francesci Gravina, va avanti come un carro aramato. Per la sua strada, nonostante il fuoco di sbarramento aperto da Brindisi per tentare di scongiurare la riapertura ai voli civili dell’Arlotta.
Il vettore aereo svizzero continua il pressing su Aeroporti di Puglia. Sostenuto dall’intero panorama poltico locale che, in modo trasversale, fa il tifo per l’aerostazione di taranto. Gli ultimi in ordine di tempo ad unirsi al coro di dichiarazioni pro Arlotta sono stati i consiglieri regionali di Pdl Arnaldo Sala, Sel Alfredo Cervellera, e Pd Annarita Lemma. E c’è da aspettarsi che giovedì prossimo in Regione, in commissione trasporti, presieduta dal tarantino DonatoPentassuglia ci siano proprio tutti a far sentire la propria voce.

Anche perchè i tarantini, dovranno fronteggiare gli attacchi senza esclusione di colpi dei colleghi di Brindisi. Dopo il sindaco, Mimmo Consales, stavolta è Maurizio Friolo, brindisino e capogruppo in regione di nuovo centrodestra ad alzare la voce, e invitare gli svizzeri e dirottare i voli da Grottaglie allo scalo del Salento

“Cityline Swiss – dice Friolo – venga a Brindisi perché l’aeroporto del Salento, da sempre – sostiene convinto – è l’aeroporto dei tarantini, leccesi e brindisini”.

Il problema è che i tarantini non la pensano cosi e ritengono, ora, che lo scalo grottagliese possa funzionare e rappresenta un nuovo polo di sviluppo. Friolo allora attacca e richiama lo spettro della frammentazione delle risorse Quindi sentenzia: “Serve a poco per difendere l’ipotesi Arlotta affermare – come fanno taluni – che a Milano di aeroporti ce ne sono due: Brindisi non è Milano. Non ha senso, conclude, avere in 50 di chilometri due scali aeroportuali che si fanno concorrenza”.

Ma Grottaglie, ha opportunità di mercato, ribattono da Taranto, alternative e complementari a Brindisi. La battaglia continua.

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