MAGLIE- La festa è stata rovinata volontariamente: è il movente del vero e proprio atto vandalico ad essere sconosciuto. Un dispetto, una bravata, un chiaro messaggio intimidatorio. Di sicuro c’ è che chi ha distrutto la grande focara costruita nella zona artigianale di Maglie ha agito nel cuore della notte.
In mattinata, per la città e per i volontari che per la realizzazione della grande pira avevano lavorato per più di un mese, un brutto risveglio. Delle fascine accatastate rimaneva solo la cenere ancora fumante. L’accensione della grande focara, alta 5 metri e larga 13, quest’anno con la forma di castel del monte, era prevista per il 16 gennaio prossimo.
Come tradizione vuole, il fuoco di S. Antonio avrebbe dovuto illuminare e riscaldare la festa a lui dedicata. Qualcuno ha deciso diversamente, esattamente come accaduto lo scorso anno a porto cesareo, dove si era verificato un episodio simile. Sicuramente una vicenda sulla quale far luce che ha lasciato in molti con l’amaro in bocca e per la quale i Carabinieri della compagnia di Maglie hanno già avviato le indagini.
Nella zona artigianale sorgono diverse aziende e concessionarie, alcune dotate di telecamere di videosorveglianza. La visione dei filmati potrebbe portare ad indizi utili per individuare i responsabili
(foto di repertorio)