Cronaca

Guardie & ladri a Brindisi, il gioco continua: in manette per furto 51enne

BRINDISI- Da un lato, i furti e le rapine. Così tanti casi, da far parlare di allarme criminalità. Dall’altro, le denunce e gli arresti. Che magari, fan meno notizia. Ma che disegnano, al contempo, una situazione ideale da “guardie e ladri”. Dipinto tutt’altro che surrealista ma, piuttosto, natura morta della situazione brindisina. E così, per una rapina perpetrata nella tarda serata di sabato alla Esso sulla 379, ecco arrivare, a poche ore di distanza, il giusto contrappasso.

Nello specifico, l’arresto con accusa di furto aggravato, commesso lo scorso 15 giugno, per il 51enne brindisino Cosimo Liace, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine e raggiunto, nelle prime ore di domenica, da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il provvedimento, emesso dal Gip Valerio Fracassi su arresto brrichiesta formulata dal pubblico ministero Raffaele Casto, si basa sulle risultanze investigative prodotte dagli agenti della Squadra Mobile della Questura adriatica in questi mesi.

Il furto, come detto, risale a 7 mesi fa. A finire nel mirino di Liace, già accusato in passato di reati specifici, un appartamento nel centro del capoluogo di provincia. Furto con scasso, questa la tesi degli investigatori della Polizia, foriero di guadagni. Il bottino, ingente, fu di apparecchiature elettroniche e monili in oro. Le indagini hanno permesso quindi di stringere il cerchio attorno all’uomo, ma non di recuperare il malloppo. Ad ogni modo, come da comunicato, si tratta di “un importante risultato conseguito dagli uomini della Squadra Mobile per bloccare la consumazione di reati contro il patrimonio”.

Che, però, continuano. E il fenomeno è in netta crescita. Tanto che non fa più notizia, sembrerebbe, l’ennesima rapina serale. Ancora una volta, nel mirino di un misterioso rapinatore solitario, ci finisce una stazione di servizio, la Esso, sita sulla superstrada in direzione Bari. Con il volto coperto, dopo essere spuntato fuori dalla nebbia, il rapinatore si è fatto consegnare l’incasso di 300 euro dal benzinaio. Soldi in mano, è quindi fuggito tra le campagne. Così come era venuto. Tra la nebbia. Anche quella della paura vissuta, ormai da settimane, ormai quotidianamente, da cittadini e commercianti.

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