Cronaca

Ex lsu, i confederali firmano. Gli autonomi: “Accordo capestro”

LECCE–  Assunzione a 35 ore a tempo indeterminato per gli ex lsu, i lavoratori addetti alla pulizia nelle scuole. È quanto prevede l’accordo firmato dai soli sindacati confederali -Cgil, Cisl e Uil trasporti (e non Uiltucs)- con la Dussman, l’azienda che ha vinto l’appalto con una gara al ribasso. Parliamo di 828 persone nella sola provincia di Lecce, che rischiano il cambio dei contratti, con abbassamento di ore di lavoro e dunque di stipendio.

Tutto sembrerebbe risolto, dunque. Ma i sindacati autonomi –Fsi rappresentata da Dario Cagnazzo e Cisal da Vito Perrone– non ci stanno. “E’ un accordo capestro, che garantirà i livelli occupazionali fino al 28 febbraio”. E poi cosa accadrà? La dussman chiede l’intervento della regione, che però è stata estromessa dal tavolo al quale è stato firmato l’accordo.

E quello che accadrà dal primo marzo -anzi: quello che non accadrà- lo spiega l’assessore regionale al lavoro Leo Caroli: “La Dussman chiede alla Regione di contribuire alla stabilità occupazionale dei lavoratori provati dall’incertezza attuale. Stiano tranquilli in azienda, quel contributo ci sarà, così come c’è stato sino ad oggi. Monitoreremo con tavoli regionali l’andamento delle attività e dei servizi scuola per scuola, controlleremo gli elenchi dei lavoratori perché non venga ad alterarsi in alcun modo la platea storica di riferimento, parteciperemo al tavolo nazionale del 31 gennaio al MIUR perché altre risorse vengano rese disponibili e perché la Puglia, i suoi studenti, le loro famiglie, i lavoratori delle pulizie vengano rispettati come meritano.

Ma nessuno pensi -avverte Caroli- che la soluzione stia nella cassa integrazione in deroga regionale: non si può attivare. Semplicemente perché, a prescindere dalla buona volonta’ dei sindacati e da quella politica delle istituzioni, le aziende cosiddette plurilocalizzate , che hanno, cioè, appalti in più regioni, come Dussman, non possono fruire della cassa regionale, possono bensì accedere solo a quella in deroga ministeriale.

Quindi, è il solo Governo che potrà mettere le risorse. Risulterebbe però singolare che quelle rivenienti dalle economie di un appalto affidato con la riduzione del 60% venissero poi girate alla stessa azienda con la Cassa integrazione. Cui prodest?”.

 

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