SALICE- Dai primi giorni dello scorso novembre, Gabriele Timo, ventiquattrenne di Salice Salentino è agli arresti domiciliari, dopo un periodo trascorso in carcere, per esser finito nella rete dell’operazione Perseo che ha fotografato l’esistenza di un’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.
Timo, tra le prescrizioni imposte all’atto della restrizione domiciliare, c’è quella di non allontanarsi dalla propria abitazione. Il 30 dicembre scorso, un carabiniere del Nucleo Radiomobile di Campi Salentina, lo ha sorpreso fuori dall’abitazione intento a dialogare con un suo parente.
Conoscendone la situazione giuridica, gli ha chiesto conto di quel comportamento ed il prevenuto ha dichiarato di essersi allontanato per fumarsi una sigaretta, come già accaduto i precedenza, ritenendo che non ci fosse nulla di male.
È intervenuta la pattuglia della Radiomobile di Campi Salentina, accompagnando l’uomo in Caserma per i successivi adempimenti, prima di ricondurlo agli arresti domiciliari, avendo rilevato la violazione della misura cautelare in atto. L’Autorità Giudiziaria, informata della vicenda, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in aggravamento, revocando la restrizione domiciliare e disponendo la detenzione in carcere.
Così, stamane, il rituale controllo della pattuglia Radiomobile si è trasformato in un arresto vero e proprio con il trasferimento nel carcere di Borgo S. Nicola.
Timo, come anticipato è rimasto coinvolto nell’operazione Perseo: è una delle dodici persone che, dopo un lungo periodo di indagine è finito nella rete degli investigatori del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Campi Salentina, diretti da Paola Guglielmi, sostituto procuratore della Repubblica di Lecce, che hanno individuato l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata a traffico e spaccio di stupefacenti radicata proprio a Salice Salentino.
Nella circostanza una ragazza era finita agli arresti domiciliari, undici uomini erano stati invece assoggettati a custodia cautelare in carcere. L’operazione, scattata la notte del 15 ottobre scorso, ha coinvolto anche Gabriele Timo, in quel periodo in Germania per lavoro. Si consegnerà, pochi giorni dopo, alle autorità italiane.