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Un anno da “Indiano”

LECCE- Un anno da Indiano: dopo il pit-stop del 2012, nel 2013 sono ripartite le inchieste e i reportage del programma di Telerama, che ogni anno punta i fari sulle vicende più spinose del Salento. La nuova stagione è ripartita a maggio, con l’inchiesta doppia sul carcere di borgo San Nicola, poi approdata nella terzina finalista del premio nazionale Ilaria Alpi.

Tante le questioni toccate: anche una vicenda molto controversa come quella del gruppo di Tony Laggetta, il ragazzo che affermava di avere le stimmate, conosciuto come il santone di Carmiano. Sotto i fari dell’Indiano, però, è finita soprattutto la pubblica amministrazione, con le consulenze generate all’interno del Pit9, con sede a Casarano e regia di centrosinistra. Ma L’Indiano non ha fatto sconti neanche agli enti gestiti dal centrodestra, come nelle consulenze assegnate nell’ex Ato Lecce 2. L’Indiano ha fatto le pulci a una delle voragini della spesa pubblica regionale, come i consorzi di bonifica

Il programma d’inchiesta di Telerama non ha risparmiato i casi dell’imprenditoria vicina alla politica, come nella vicenda Omfesa. L’Indiano ha spiegato nei dettagli le indagini delle forze dell’ordine sulle procedure superveloci, come quello della Sparkle di Casarano, un record di velocità raffrontato con la cronica lentezza della pubblica amministrazione.

Riflettori puntati sui rifiuti, ma soprattutto i rischi di infiltrazione criminale nel settore ambientale, certificati dalle indagini della magistratura. La vicenda dei rifiuti interrati, esplosa sul finire del 2013, ha visto l’Indiano sul campo: il primo organo di informazione a rivelare dove sarebbero stati interrati i bidoni tossici della Sacra Corona Unita. Una rivelazione che non ha mancato di provocare le ire virtuali di chi è stato indicato dalle rivelazioni del pentito come uno dei responsabili degli interramenti di rifiuti tossici

Anche sulla base del lavoro d’inchiesta dei media e della pressione dell’opinione pubblica, la Procura di Lecce ha deciso di aprire un’inchiesta conoscitiva sull’eventuale interramento dei rifiuti, in qualche caso confessato – a distanza di anni – ai nostri microfoni.

Ultima inchiesta dell’anno, quella sul Gasdotto Tap, che ha incendiato il dibattito pubblico: l’Indiano ha chiarito quali fossero gli interessi dell’imprenditore salentino Roberto de Santis, le cui conversazioni con Giampaolo Tarantini furono diffuse nel 2011.

E infine l’analisi dei pro e dei contro del gasdotto, con il rischio di danni sull’economia di San Foca, grazie alla comparazione con i territori dove i gasdotti si sono realizzati.

Un anno da Indiano, il 2013, che prelude a un nuovo anno di inchieste e reportage, con i riflettori puntati sul territorio, a difesa degli unici interessi che dovrebbero contare, quelli dei cittadini e del Salento.

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