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Girolamini in mostra, a Lecce approda l’arte del ‘500 napoletano

LECCE- Un Natale di festa, shopping, rituali religiosi e cene, ma anche di cultura, per chi la ama, per coloro ai quali piace respirare l’arte del passato, capolavori che a Lecce sbarcano nella mostra “Il racconto del cielo”, con le opere dei Girolami, ospitata nella chiesa di San Francesco della Scarpa, in piazzetta Carducci, voluta e patrocinata dall’ assessorato alla Cultura della provincia di lecce in collaborazione con il Monumento Nazionale dei Girolamini di Napoli e la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale di Napoli.

Appuntamento culturale prestigioso inaugurato dal presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone e dalla vicepresidente Simona Manca, la mostra rimarrà a disposizione del pubblico sino al 21 marzo del nuovo anno e darà la possibilità esempi di pittura devota di fine Cinquecento e Settecento di artisti italiani e napoletani .

Dedicata a Umberto Bile, appassionatissimo curatore del Complesso dei Girolamini, prematuramente scomparso qualche mese fa, la mostra presenta oltre 20 capolavori tra i più rappresentativi dell’importante raccolta artistica custodita nello storico complesso monumentale di Napoli, fondato nel 1584, dai Padri seguaci di San Filippo Neri. Questi, stabilitisi nel capoluogo partenopeo, avviarono una delle più avanzate istituzioni culturali della città, con strutture aperte al pubblico come la quadreria, la biblioteca , l’archivio oratoriano, l’archivio musicale.

In mostra opere come il celebre “Battesimo di Cristo” di Battistello Caracciolo, “Il Cristo legato” di Jusepe de Ribera, “Sant’Onofrio” di Matthias Stom, “Il sacrificio di Isacco” di Andrea Vaccaro, fino all’ “Incontro del Gesù col Battista” di Guido Reni, che apre una nuova fase della stagione pittorica napoletana, per arrivare alle invenzioni barocche di Luca Giordano, vero genius loci dei Girolamini, il cui affresco in controfacciata con la “Cacciata dei mercanti dal Tempio”, è considerato fra i capolavori della pittura barocca europea.

La mostra, inoltre, sarà anche occasione per recuperare due pregevoli tele della quadreria napoletana, che saranno accuratamente restaurate nei laboratori del Museo provinciale “Sigismondo Castromediano” di Lecce.

 

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