CronacaPolitica

Ecotassa, Vendola resiste al fuoco amico: “Nessun passo indietro”

BARI- “Non è periodo per nuovi balzelli”, Vendola è avvertito. Il Pd, nella segreteria regionale di ieri, ha preso una posizione chiara. Posizione ribadita, in queste ore, anche dai democratici di palazzo Carafa, a Lecce, come Antonio Rotundo. “Non facciamo ricadere sui cittadini colpe che riguardano gli amministratori – spiega il consigliere del Pd -Il provvedimento ha senso se penalizza i veri responsabili del gravissimo ritardo nella raccolta differenziata chiamandoli a pagare di tasca propria i danni derivanti all’ambiente per i mancati obiettivi di conferimento dei rifiuti in discarica, come accaduto per gli amministratori liguri, che, la Corte dei Conti, ha condannato per danno patrimoniale in ragione dei maggiori costi sostenuti per il conferimento in discarica di materiale che sarebbe dovuto essere oggetto di raccolta differenziata”.

L’Ecotassa sarebbe un vero incubo per i leccesi, un’altra stangata che si aggiungerebbe a Tarsu e Tares. La ratio è quella di punire i comuni che non hanno raggiunto la soglia minima di raccolta differenziata dei rifiuti. Il problema è che a pagare sarebbero sempre i cittadini e non chi ha sbagliato. Concetto ribadito nella lettera-appello di del sindaco Perrone a Vendola. “Lecce – scrive il primo cittadino – ha affidato il servizio di raccolta differenziata nel settembre del 2012 e soltanto qualche giorno fa il Consiglio di Stato si è pronunciato definitivamente sui ricorsi. Per tutte queste ragioni ti chiedo di soprassedere alla tua decisione, sospendendo per un altro anno l’entrata in vigore della norma”.

A rispondere picche ci ha pensato prima l’assessore Lorenzo Nicastro e poi Vendola. “Non si fanno passi indietro sull’ecotassa, ma solo passi avanti”- ha tuonato il governatore. Monosi polemizza: “Vendola non guarda più agli interessi della collettività, perché sta pensando forse a una candidatura in Europa. Una nuova tassa per i cittadini pugliesi, che scatterà da gennaio 2014, sarà insostenibile”. Nella Commissione Ambiente della regione si cercano le soluzioni: nuovi criteri che permettano di non penalizzare i comuni virtuosi e di punire chi si è comportato male.

“Ci sono comuni che non sono partiti proprio con la differenziata – spiega al telefono l’assessore all’Ambiente Lorenzo Nicastro -. Si tratta di educazione della cittadinanza. Non si può lanciare il messaggio a chi si è comportato male che non succederà nulla. Le discariche si chiudono solo se si accelera sulla differenziata”. Sono pochi i comuni salentini che hanno superato la soglia di raccolta differenziata del 40 per cento.

Nicastro risponde direttamente a Perrone: “Non sarà concessa alcuna proroga. L’ecotassa è un tributo statale che non ha inventato la regione e che è correlato ai rifiuti che vanno in discarica. Noi non possiamo fare deroghe: ogni comune ha le sue criticità, ma derogare significherebbe continuare con il medioevo della gestione dei rifiuti. La gente non comprenderebbe”. C’è da giurare, però, che i cittadini sarebbero molto meno predisposti a comprendere l’introduzione di un nuovo balzello.

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