Cronaca

Omicidio Salati: carcere a vita per Pasimeni, 12 anni a Penna

MESAGNE- Ergastolo per Massimo Pasimeni, “solo” 12 anni per Ercole Penna, i due boss della Scu mesagnese imputati nel processo per l’omicidio di Giancarlo Salati, ucciso nel 2009 a colpi di bastoni, nei pressi della sua abitazione di Mesagne.
La sentenza è stata emessa dalla Corte d’Assise di Brindisi, che ha addirittura inflitto pene più severe rispetto a quanto formulato dai pubblici Ministeri. Se il carcere a vita per Pasimeni era stato chiesto anche dai pm Alberto Santacatterina e Valeria Farina Valaori, i giudici brindisini hanno inflitto a Linu u Biondi 3 anni in più rispetto alle richieste della pubblica accusa.

Secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti, Salati fu massacrato perché, secondo quanto riferito a “Piccolo Dente” Pasimeni da un padre disperato, l’allora 62enne intratteneva una relazione con la figlia. Il 16 giugno del 2009, Salati, al secolo “Menzarecchia”, fu picchiato con un bastone da due uomini, secondo gli inquirenti i mesagnesi Cosimo Giovanni Guarini e Vito Stano.

Penna e Pasimeni, invece, sarebbero stati i mandati dell’omicidio. Nonostante il medesimo ruolo nella vicenda, per Penna il conto è meno salato. Collaboratore di giustizia, è ormai da tempo considerato “l’arma segreta” della Procura Brindisina che, proprio grazie alle dichiarazioni del mesagnese, ha messo a segno diverse operazioni e concluso decine di arresti sull’asse Mesagne – Brindisi – Francavila.

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