Cronaca

Kit del rapinatore tra le campagne, scientifica al lavoro su pista tarantina

FRANCAVILLA-  Quel borsone con armi, passamontagna e droga ritrovato da un contadino nelle campagne la mattina dell’immacolata potrebbe fornire interessanti spunti di indagini che condurrebbero a nuove leve della criminalità. Per questo, tutto il materiale già sequestrato dai carabinieri di Francavilla è stato inviato al personale specializzato dell’Arma, chiamato ora, tra Roma e Bari, a dare un nome ed un volto ai proprietari di quello che è già stato definito il kit del perfetto rapinatore.

I fatti, lo scorso 8 dicembre, quando un contadino di Villa Castelli, in campagna per raccogliere le olive su di un terreno sito nelle campagne tra il piccolo centro Salentino e Grottaglie, si era ritrovato tra le mani un piccolo arsenale completo di accessori. Nello specifico, durante le operazioni di pulizia del terreno, l’uomo si era imbattuto, ad un certo punto, con quello che, a prima vista, sembrava essere un piccolo ammasso di rifiuti. Ma, sotto la plastica e circondato da massi, ecco spuntare fuori un involucro di colore verde.

Un borsone, appunto, sicuramente non vuoto, dato il peso e, probabilmente, troppo ben nascosto per non essere stato occultato, con maestria, di proposito.

I militari, agli ordini del maggiore Giuseppe Prudente e del tenente del Norm Roberto Rampino, avevano prelevato la misteriosa borsa e, con tutte le cautele del caso, hanno trasportato il fagotto in caserma. Ed è lì che, una volta aperto, il borsone ha svelato l’incredibile contenuto al suo interno. Dentro il piccolo borsone in tela, i militari hanno infatti ritrovato un piccolo arsenale o, se si preferisce, il perfetto kit del rapinatore. Nello specifico, una pistola calibro 7,65 ed una scacciacani caricata a salve con calibro 8.

Quindi, due passamontagna, qualche grammo di marijuana e l’immancabile bilancino di precisione. Ora, il borsone e il suo contenuto sono stati spediti a Roma e a Bari, presso le sedi del Raggruppamento analisi scientifiche e criminologiche.

Tutto il materiale sequestrato sarà sottoposto ad accurate analisi dattilografiche, a caccia di impronte, anche parziali e materiale genetico. Sembrerebbe che i carabinieri abbiano già dei sospetti che porterebbero proprio a Grottaglie e, più in generale, nella provincia di Taranto.

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