OTRANTO- Sarà lui, il paroliere d’Italia, Roberto Vecchioni, a dare voce, quest’anno, all’Alba dei Popoli di Otranto. Cantautore autentico, scrittore e poeta, premio Tenco nell’83 e, da ultimo, Premio Mia Martini della critica nel 2011. Sarà suo il canto a riempire Largo Porta Terra, nella sera del 30 dicembre, preludio al conto alla rovescia per la fine dell’anno, alla Notte di San Silvestro, dove lo spettacolo sarà scoppiettante tra le musiche della discoteca a cielo aperto.
Gusti diversi per storie differenti, da raccontare però sempre con brio e parole. Quest’anno, appunto, soprattutto quelle del Professore e del suo ultimo album pubblicato ad ottobre, Io non appartengo più.
Storie differenti, si diceva. Già da questa domenica accompagneranno al Natale, con l’accensione del grande albero e delle luminarie cittadine. Mercatini con opere dell’ingegno, teatro in vernacolo e film sull’assedio dei turchi, serate per gli ultrasettantenni e concerti, la natività itinerante e quella subacquea.
E poi l’attesa dell’alba di Vapodanno, come sempre, dal faro della Palascia, con lo spettacolo teatrale Pòppiti a cura di Legambiente. Lo sguardo a oriente, con gli occhi di Otranto.