Politica

Nuovo Centrodestra, clima da guerra fredda tra ex Pdl ed ex Udc

BRINDISI- Non è ancora ufficialmente costituito che il Nuovocentrodestra di Angelino Alfano ha scatenato in provincia di Brindisi una vera e propria guerra fredda tra fazioni diverse, due, in campo per ottenere gli ambiti galloni del coordinamento provinciale. Il nodo è infatti tutto lì, e le adesioni di queste ore all’interno della nuova creatura politica devono essere lette con attenzione, tra le righe di comunicati stampa che dicono molto di più di quanto uno studiato lessico potrebbe lasciar supporre ad una veloce occhiata.

Da una parte, abbiamo Massimo Ferrarese e i suoi adepti, ex uddiccini che, in questi giorni, a margine della conferenza stampa che ha ufficializzato il passaggio dell’ex presidente della Provincia  con gli Alfaniani, continuano a migrare nel nuovo partito paventando alleanza da laboratorio allargato a forze di sinistra.

Dall’altra, Maurizio Friolo e gli ex Pdl, partiti in ritardo ma, in queste ultime ore, arruolati pure loro alla causa. In nome, però, del “gemellaggio”, chiamiamolo così, con Forza Italia.

Con conseguenze che, sotto il profilo squisitamente politico, appaiono già da ora importanti. Eh sì, perché le bocce sono tutt’altro che ferme. E a parte i proclami o le dichiarazioni, non è ancora chiaro chi sarà nominato ufficialmente segretario del partito. Sarà quella nomina a determinare in maniera sensibile il futuro della politica brindisina, cui una parte è ferma ad un braccio di ferro tra fazioni.  Dopo che, tra Brindisi e Francavilla, i ferraresiani Luigi Galiano, Antonio Martina, Giampiero Epifani e Giuseppe De Maria, tutti ex Udc, hanno ufficializzato il loro passaggio nel nuovo centrodestra, ecco che pezzi da 90 della politica francavillese, assolutamente slegati da Ferrarese, hanno fatto lo stesso. Con un comunicato inviato di buon ora, l’exvicesindaco Mimmo Bungaro, gli ex assessori Antonio Andrisano e Francesco Fumagalli e l’ex presidente del consiglio Franco d’Alema, da francavilla, hanno lanciato un messaggio forte e chiaro.

“Solo poche parole – scrivono i 4 – per comunicare la nostra adesione al nuovo ed entusiasmante progetto politico di Angelino Alfano e per confermare e ribadire la nostra fedeltà ai valori ed ai principi del centro-destra che ci impediscono, anche solo, di valutare alleanze alternative. Dopo un periodo di riflessione e guidati, sempre, dalla nostra passione politica abbiamo deciso, con totale fermezza di propositi e con assoluta convinzione, di accettare la “sfida di rinnovamento” lanciata dal Nuovo Centrodestra che sarà guidata a livello nazionale dai Ministri Alfano e Quagliarello, a livello regionale dal gruppo parlamentare pugliese e dal gruppo dei consiglieri regionali ed a livello provinciale – questo l’affondo – dal  capogruppo regionale di NCD Maurizio Friolo, nostro unico riferimento ed interlocutore”.

Insomma, altro che Ferrarese. Per gli ex Pdl, il “capo” brindisino di nuovocentrodestra è il consigliere regionale Maurizio Friolo.  Ed è davanti a questa convinzione che, per tutta risposta, sempre dalla Città degli Imperiali, arriva forte un altro messaggio.

“Il gruppo di Noi Centro di Francavilla Fontana ha sostenuto sin dal primo momento il percorso del Presidente Ferrarese verso il Nuovo Centrodestra e per questo convintamente oggi aderiamo al progetto di Angelino Alfano”.

E’ quanto dichiarato dal Segretario provinciale di Noi Centro Giuseppe Salonna, dal coordinatore di Francavilla Fontana Mimmo Bianco e dal consigliere Camillo Camassa. “Come fatto nei giorni scorsi dai due esponenti ex Udc, Martina e Galiano, che di fatto con la loro adesione hanno costituito il Nuovo Centrodestra a Francavilla Fontana, anche il nostro gruppo si legge nella nota – acconsente allo sviluppo di questo forte progetto politico essendo stato, sul nostro territorio, il Presidente Massimo Ferrarese il promotore. Non siamo chiusi di fronte a nuove adesioni anzi, il nostro movimento è di tipo inclusivo e sarà ben lieto di allargare gli orizzonti ed accogliere tutti coloro che si ritrovano nel progetto voluto da Alfano”.

Insomma, un altro guanto di sfida nascosto da un benvenuto che, nei fatti, maschera il clima da già citata guerra fredda.
Da una parte Ferrarese, dall’altra Friolo. E qualcuno, per forza di cose, è destinato a rimanere a terra, quando l’organigramma del partito sarà definito. Forse già sabato, quando a Roma verrà presentato lo statuto e il simbolo da Alfano in persona. Davanti, c’è da scommetterci, due squadre brindisine diverse che si contendono un osso pregiato.

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