GALLIPOLI- “Mi hanno supplicato di acquistare quell’immobile all’asta. Io volevo solo fare del bene e ho sborsato i soldi di tasca mia ma sono stato letteralmente truffato”. Lo ha detto in aula dinanzi ai giudici della seconda sezione penale Vincenzo Barba, ex sindaco e senatore gallipolino, costituitosi parte civile nel processo insieme con alessandro Buccarella, allora consigliere comunale a Palazzo Balsamo, nel processo in cui è imputato l’imprenditore 40enne Antonio Calvi.
Al centro del processo la casa di Calvi che Buccarella con il sostegno economico di Barba avrebbe acquistato per aiutare Calvi. Quest’ultimo sarebbe dovuto rimanere qualche mese nell’abitazione, finendo per non andaresene più e non restituire neppure i soldi ai due politici, secondo la versione fornita da Barba.