Cronaca

Maltempo Ginosa, il fiume Bradano costantemente sotto controllo

GINOSA- Il fiume Bradano è  costantemente sotto controllo da quando è scattata l’emergenza, ma soprattutto durante la notte, dopo la coraggiosa ma inevitabile decisione delle autorità di aprire le paratie della diga di San Giuliano a Matera, perchè aveva raggiunto il livello di piena con oltre 30 milioni di metri cubi di acqua.

I cittadini di Ginosa (soprattutto delle marine), hanno trascorso la notte col fiato sospeso temendo l esondazione del fiume che già due anni fa trascinò in mare di tutto, distruggendo in particolare la Marinella. Proprio gli abitanti della zona, circa 200 persone , hanno trascorso la seconda notte nella scuola Leone di marina di Ginosa.”Ma , spiega il sindaco Vito de Palma – aspettiamo che si abbassi il livello idrogeologico del Bradano e a breve le persone, che per sicurezza avevamo fatto evacuare, potranno tornare a casa”.

Ma qual è la situazione attuale del fiume? Dalla diga, le cui paratie tornano a chiudersi con intervento del consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto, acqua non ne arriverà più. Ma nel tempo intercorso tra òle 7:30 del mattino, fino alle 11 , il livello dell acqua è aumentato di circa 20 cm raggiungendo i 4 metri e 98 cm.

Il sindaco garantisce che si tratta di uno stato ancora di contenimento fisiologico del fiume. Continua intanto a monitorare la situazioni documentando con filmati ed aggiornando la protezione civile. L’emergenza insomma sembra pian piano rientrare, scongiurando nuovi peggioramenti climatici.

Resta invece ancora bloccata la srtatale 106. L’Anas comunica che la strada statale “Jonica” non e’ percorribile in direzione Taranto, e ancora nel tratto delle Tavole Palatine,dello svincolo di Palagiano-Chiatona e in direzione reggi clabria. Gravi difficolltà infine sono state egistrate anche a castellaneta, per le strade completamente allagate. In particolare, – segnala la cia /( Confederazione Italiana Agricoltori) danneggiate le strade rurali, ettari di ortaggi e vigneti da tavola e da vino, frutteti e agrumeti, sono stati completamente distrutti. Ricomincia insomma la conta dei danni, sperando che il cielo decida di acquietrarsi .

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