LECCE- Alfredo Cardigliano è stato radiato dall’ordine degli avvocati di Lecce. L’intero consiglio si è riunito nelle scorse ore e, dopo la discussione di accusa e difesa, ha assunto la decisione. Una decisione che non è definitiva e che non viene ufficialmente confermata dal presidente Raffaele Fatano.
Dopo la notifica ufficiale all’interessato, che avverrà nelle prossime ore, Cardigliano avrà 20 giorni per impugnarla davanti al Consiglio nazionale forense che si pronuncerà con sentenza. Il provvedimento, poi, potrà essere impugnato, in terzo grado di giudizio, davanti alla Corte di cassazione e solo allora la decisione sarà ufficiale e definitiva.
Al momento, secondo quanto è trapelato, nonostante le bocche cucite dell’Ordine degli avvocati, davanti al consiglio, appositamente riunito, hanno discusso l’Accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Paola Guglielmi, e l’avvocato Umberto Leo che assiste il collega. L’unico consigliere ad astenersi dalla votazione è stato l’avvocato Luigi Corvaglia, difensore di fiducia di Cardigliano.
Le accuse mosse nei suoi confronti dal pm, nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari notificato alla fine di ottobre, sono quelle di truffa e infedele patrocinio.
Secondo quanto accertato nel corso dell’inchiesta, l’indagato avrebbe intascato indebitamente una cifra vicina al mezzo milione di euro, tra il 2010 e il 2013, attraverso una serie di truffe commesse ai danni dei suoi clienti. Il legale, fingendo motivi professionali, avrebbe intascato il denaro dei malcapitati, prospettando loro pignoramenti immobiliari o di aziende.
L’indagato è stato anche raggiunto da due diverse ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip Vincenzo Brancato e, nei mesi scorsi, è tornato in libertà.
Cardigliano è assistito anche dall’avvocato Pantaleo Cannoletta.