Politica

Francavilla 2014, “Patto straordinario” e primarie centrosinistra

FRANCAVILLA- Un patto straordinario, un nuovo laboratorio, un “centrosinistradestra” che, se si supera lo smarrimento iniziale, potrebbe essere la traccia da seguire nel futuro politico in provincia di Brindisi. Qualcuno storcerà il naso, altri già plaudono ad una ritrovata (inedita) unione di intenti tra forze diverse che, dopo un ciclo estenuante di riunioni e sibillini post su Facebook, dice sì all’alleanza e dice sì persino alle primarie.

“Scudamone o’ passato”, direbbe qualcuno. Forse l’hanno detto in molti. A partire dai centristi che dopo il No netto e deciso alle primarie per la scelta del candidato sindaco di una coalizione in cui il primo partito il candidato, di quelli forti, già ce l’ha in casa, alla fine scende a patti e, complice una legge elettorale che non sembra ammettere fughe solitarie, apre ufficialmente la caccia al nome da proporre ad una competizione sulla carta poco “competitiva”.

Udc, noi centro, Noi Giovani,  Centro Democratico, Partito Democratico, Sel, Mas e Noi Ci siamo firmano l’accordo e dicono sì alle primarie di coalizione. La coalizione con l’obiettivo dichiarato di strappare al centrodestra le chiavi di Castello Imperiali nelle prossime amministrative.

Il motto è discontinuità col passato. Che poi molti maggiorenti dei partiti siano più o meno legati a quello stesso passato, poco conta. Il compito di sintetizzare la fine di un percorso che dovrebbe portare, tra gennaio e febbraio, ad una seconda tornata di primarie lo lasciamo ad un post Facebook  di Luigi Galiano, capogruppo Udc nella passata legislatura.

“L’unico consiglio che mi sento di dare – e che regolarmente do – ai giovani è questo – cita Galiano – combattete per quello in cui credete.  Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Ma solo una potrete vincerne. Quella che s’ingaggia ogni mattina, davanti allo specchio.”

“Ecco, è con questa bellissima frase di Indro Montanelli – chiosa a suon di tag l’avvocato – che mi sento di fare gli auguri di buon lavoro a tutti NOI.”

Insomma, una sorta di chiamata alle armi, quelle della politica, che non ammette ideali in contrasto con l’obiettivo principe di qualsiasi competizione. La vittoria finale.

 

 

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