LECCE- Per fortuna pero ci sono anche le buone notizie che riguardano la nostra sanità. Una donna brindisina di 62 anni affetta da un raro tumore ad un rene è stata infatti salvata grazie a un intervento di alta chirurgia eseguito presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce. L’operazione è avvenuta il 22 ottobre scorso, ma l’Asl di Lecce ha diffuso la notizia soltanto oggi. Il caso clinico è stato studiato e trattato da un’equipe medica multidisciplinare.
L’equipe è composta dal dottor Antonio Filoni, direttore di Urologia assieme al suo collaboratore dottor Giuseppe Caretto, e dal dottor Salvatore Zaccaria, responsabile della cardiochirurgia dell’ospedale Vito Fazzi, con i suoi collaboratori.
La 62enne brindisina dopo 20 ore di terapia intensiva è ritornata nella propria stanza di degenza.
Si tratta del primo caso di una tale complessità eseguito presso il nosocomio leccese in considerazione anche della rarità di tale patologia a livello mondiale. In Italia vengono affrontati solo un paio casi l’anno. Un intervento, secondo gli esperti, di elevata difficoltà con l’asportazione contemporanea della neoplasia primitiva localizzata al rene insieme alla voluminosa trombosi neoplastica che dal rene risaliva, nella vena cava inferiore per arrivare fino al cuore