CronacaPolitica

Tutte le ragioni del No Tap: “Ecco perchè non vogliamo il gasdotto”

MELENDUGNO-Continua a far discutere il progetto del gasdotto tap che tanto sta facendo infuriare il salento. E nelle scorse ore, in un partecipato incontro pubblico a Melendugno, è stato illustrato ai cittadini il “controrapporto di Via” redatto da una commissione (coordinata da Dino Borri, ordinario di ingegneria del territorio del politecnico di Bari) ed inviato al ministero dell’ambiente per spiegare le ragioni del “no” alla realizzazione nel salento del gasdotto. “Un progetto che – dicono e scrivono in 80 pagine gli esperti – presenta troppe carenze ed è incompatibile con il nostro territorio”. E non si tratta di sindrome nimby ma della paura di vedersi rubare il sogno di un futuro che sia davvero sostenibile per il Salento.

Presenti all’incontro, a momenti dai toni forti, parlamentari ed esponenti di giunta e consiglio, ai quali, oggi i cittadini contestano l’assurdità nel ribadire l’importanza strategica dell’opera senza tener conto del potere impattante sul nostro territorio. La sensazione da parte di qualcuno è che si tenti di dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, se si esprime perplessità a livello locale ma poi si vota per la ratifica dell’accordo.Non poche le polemiche che hanno seguito molti degli interventi

Per l’assessore regionale Loredana Capone”la consultazione pubblica sarà rilevante ed il ministero non potrà non tenerne conto”. Per l’on. Teresa Bellanova “la ratifica da parte della camera è ancora in fase di valutazione”. Accesa la discussione sul progetto che, forse, ha creato un po’ di imbarazzo nel Pd tanto da portare il segretario regionale Sergio Blasi a cambiare più volte posizione, parlando prima della strategicità dell’opera, sottolineando poi la necessità di pensare ad una sorta di indennizzo compensativo per la popolazione  e chiedendo infine di farla approdare a Cerano;  mentre il ministro Bray a chi chiedeva di esprimere la sua posizione sulla realizzazione dell’opera dribblava la domanda.

L’unica voce nel centrodestra da sempre fortemente contraria alla realizzazione dell’opera, quella del presidente del Movimento Regione Salento Paolo Pagliaro, che parla di “festival dell’ipocrisia, ed ha sferrato un duro attacco alla politica cerchiobottista” sottolineando la posizione di Massimo d’Alema che non più di qualche giorno fa si era espresso sulla questione parlando di tap come di un’opera strategica da realizzare, e prendendosela con i giornalisti che farebbero allarmismo”.

“Quest’opera non è strategica ma è diventata strategia grazie a una collisione politica chiara. Non ci prendiamo in giro. Non ne possiamo più…-afferma Pagliaro- Noi  abbiamo fortunatamente una nuova consapevolezza in questo Salento… Non possono pensare di sfregiare e profanare una delle coste più belle che noi  abbiamo”

Per i parlamentari del Movimento Cinque Stelle Diego de Lorenzis e Barbara lezzi “La ratifica alla camera ci porterà dritti verso la realizzazione dell’infrastruttura”.

 

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Foto Antonio Castelluzzo

 

 

 

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