LECCE- Quella di Piconese è stata una vittoria mai messa in discussione, una galoppata inarrestabile verso la carica di nuovo segretario del Pd provinciale leccese: paese dopo paese, sempre in testa rispetto agli altri. E’ stato il primo ad annunciare la sua candidatura e a stringere alleanze sul territorio: una mossa che si è rivelata vincente.
Nonostante i veleni e le polemiche dei giorni scorsi sui tesseramenti gonfiati, il congresso provinciale leccese si è concluso tranquillamente: discussione e votazione sono filate lisce. Salvatore Piconese ha totalizzato 81 candidati, 61 Rampino e 51 schede bianche. Toma aveva annunciato di votare scheda bianca e i suoi lo hanno seguito. Alla fine i tesserati a Lecce sono solo 7900 e non i 16 mila annunciati sui giornali. Fritz Massa, nel suo intervento durante le votazioni, ha ammesso che le anomalie ci sono state, anche se in pochi casi, ma sono dovute alla regola scellerata del tesseramento previsto anche all’ultimo istante.
Tutti, però, hanno intenzione di guardare avanti e di lasciarsi i veleni alle spalle. Fabrizio Marra, nuovo segretario cittadino di Lecce, si congratula col vincitore, “perché incarna quel segnale di discontinuità rispetto alla segretaria provinciale uscente”. “Come spiegato nei giorni scorsi, il vincitore sarebbe stato comunque il mio segretario: spero che Salvatore lavori per ricompattare il partito salentino, che ha grosse potenzialità, ma che deve superare, per poterle esprimere compiutamente, il clima di guerra tra bande che ha contraddistinto questa stagione congressuale”, ha concluso Marra. Piconese annuncia di voler lavorare con i suoi ex sfidanti. Per il sindaco di Uggiano, però, da domani comincia la vera sfida: pacificare il partito e rimetterlo in piedi.