LECCE- Ha aspettato 7 anni Mario De Cristofaro, ex presidente del Consiglio Regionale Pugliese, per la pronuncia del giudice onorario, Elena Di Noi, che stabilisce l’insussistenza delle accuse nei suoi confronti e respinge la richiesta di risarcimento danni che ammonta a 100 mila euro.
De Cristofaro non ha leso l’onore, la dignità e la reputazione di Massimo Buonerba e di Angelo Tondo, in occasione di una conferenza stampa tenutasi a Lecce in piazza S. Oronzo nel 2006, in cui accusò i due di aver concorso alla realizzazione di un furto, di uno spreco e di uno scempio urbanistico ai danni della città di Lecce, con la nuova individuazione di altro sito per la realizzazione del Polo della facoltà Umanistica nella zona ubicata nei pressi di via Estrafallaces a Lecce.
Il contesto politico e di campagna elettorale in cui sono state pronunciate quelle affermazioni, hanno spinto il giudice a ritenere che si sia trattato di legittimo diritto di critica. “Altra scriminante valutata è stata la presenza di un interesse pubblico alla conoscenza di fatti rilevanti per la collettività, sicché persino l’interesse del singolo all’intangibilità della propria reputazione può assumere un rilievo secondario” – ha spiegato l’avvocato Alessandro Favale, che insieme a Giuseppe Milli ha difeso De Cristofaro.