Cronaca

Deserto, la richiesta di grazia sul tavolo del Ministero

TORRE SANTA SUSANNA- Lui, che nell’innocenza della moglie ha sempre creduto, ora è convinto che presto potrà riabbracciarla. Massimo Geusa, 39enne di Torre Santa Susanna e marito di Tiziana Deserto, madre della piccola Maria, uccisa nel 2004 a Città di Castello, a soli 2 anni, dopo aver chiesto, nella scorsa primavera, la grazia al presidente della Repubblica Giorgio Napolito, intravede una luce. Intravede la speranza.

I fatti, appunto, nel 2004, quando la Deserto fu arrestata e accusata, insieme e all’ imprenditore edile Giorgio Giorni con cui aveva una relazione, dell’omicidio della bimba.

Una storia tragica, cui fu dato ampio risalto sulle cronache italiane e internazionali.

Sono trascorsi 9 anni da quell’atroce delitto: Giorgio Giorni è stato condannato all’ergastolo, con sentenza passata in giudicato. Secondo i Giudici, ha abusato della piccola Maria fino a provocarne la morte. La Cassazione ha, invece, annullato il concorso nella violenza sessuale nei confronti di Tiziana Deserto, la 41enne di Latiano che però sta scontando 15 anni di carcere per concorso in omicidio. Dopo un periodo di detenzione a Borgo San Nicola, a Lecce, la donna è stata trasferita nel penitenziario di Trani. Da lì, scrive lettere al marito che incontra ogni due settimane dietro le sbarre.

Il legame ritrovato tra i due ha quindi portato Geusa a chiedere la Grazia. Circa un mese fa, con una lettera inviata dal Quirinale, Geusa ha appreso la notizia che la sua richiesta è stata presa in esame. Da lì, è quindi iniziato il procedimento del caso. Il MInistero della Giustizia, che poi dovrà esprimere un parere che dovrà infine essere valutato dal Capo dello Stato, ha dato mandato al Tribunale di Sorveglianza di Perugia, Procura competente, di svolgere ulteriori indagini.

Il primo step è stato quello di ascoltare la parte lese nel processo, ovvero i genitori di Geusa e, quindi, nonni della piccola Maria. Secondo quanto trapelato, gli anziani avrebbero dato parere favorevole alla Grazia. Perdonano la donna e, anzi, nutrono forti dubbi sulla sua colpevolezza. Inoltre, Massimo Geusa è stato nominato amministratore di sostegno della moglie.

Un indizio, secondo i legali dell’uomo, che farebbe ben sperare.

Lo scorso Aprile Geusa aveva rilasciato un’intervista a Telerama e, con le lacrime agli occhi aveva garantito l’innocenza della moglie.

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