Cronaca

Assostampa, Pagliaro: “Si butta fango sui corretti e si chiude un occhio con i furbetti. Nessuno farà tacere Telerama”

LECCE- “Spero che l’Assostampa sia consapevole dei danni che fa ai giornalisti e all’informazione tutta, senza peraltro stare a fianco di chi combatte per tutelare i posti di lavoro, diffondendo notizie false che fanno venire tanta voglia di mollare perché il momento è tanto delicato che difendersi dal “fuoco amico” risulta assolutamente insopportabile“. Così l’editore di Telerama, Paolo Pagliaro. Si butta fango sui corretti e si chiude un occhio con i furbetti“, prosegue. “Queste accuse infamanti condite da attacchi offensivi sono facili da smontare. Non attingiamo ad alcuna risorsa e service esterni, come invece fanno quasi tutte le TV in Puglia, per la realizzazione di servizi giornalistici.

Forse Lorusso si riferisce a collaborazioni minimali per 4 letture settimanali del telegiornali, peraltro richiestimi dalla redazione e che sono altra cosa rispetto all’attività redazionale, regolari collaborazioni che però, se Assostampa lo richiede, posso interrompere.

Lorusso spara a zero con l’intento evidente di distruggere Telerama e consentire la messa in moto della solita macchina di fango dei detrattori miei e della mia TV che, come prevedibile è già partita.

A Telerama vige il CCNL ed è perfettamente in regola con tutti gli enti previdenziali.

E poi vorrei chiedere a Lorusso, che fine hanno fatto le iniziative promesse per accelerare il pagamento della cassa integrazione, la legge regionale sul sostegno all’editoria pugliese , il tavolo alla Regione? Se ne sono dimenticati all’Assostampa?

Perché l’Assostampa non denuncia le tv fantasma, non guarda i tanti precari del settore, agli addetti stampa a nero, ai collaboratori in nero delle testate on line, alle TV che utilizzano service di servizi giornalistici realizzati da dipendenti in cassa integrazione, a chi prende 4 euro a pezzo, a chi non prende gli stipendi da 7 mesi?

Assostampa dimostra ancora una volta di non conoscere Telerama. Sono molto amareggiato, io e la redazione tutta, perché avremmo bisogno di sostegno per continuare a lottare in un periodo di crisi come questo.

Invece, Telerama conquista premi nazionali per il suo lavoro di vero giornalismo, serio e appassionato, ma qui deve fare i conti anche con chi vorrebbe non esistesse più. Ogni giorno il Salento accende la tv e trova in onda un’informazione libera ed equidistante, capace di fare le pulci a tutti: a destra, a sinistra, ai partiti e ai movimenti, senza alcuna remora o censura, senza riguardi per gli amici e senza preoccupazioni per le eventuali ritorsioni politico-economche. Forse è questo ad infastidire tanti, storicamente abituati a un’informazione in ginocchio, o meglio “in poltrona”.

Tutti i collaboratori di Telerama, con un eroico spirito di gruppo e appartenenza alla nostra storia, stanno facendo tanti sacrifici, ma ogni giorno lavorano con la passione di sempre e lo fanno con fiducia nei confronti dell’editore e la considerazione di questa antenna quale bene comune.

E’ questa fiducia che mi spinge ad andare avanti, nonostante attacchi che farebbero venir voglia di andare via. Ma Telerama ha una storia, una cultura giornalistica, dei collaboratori e una coscienza sociale del valore dell’informazione, tali da farci resistere. Tutti insieme uniti resistendo e battendo la crisi ed anche chi, anziché stare al nostro fianco, vorrebbe metterci a tacere.

Peccato per queste persone, perché Telerama continuerà a parlare e a fare inchieste importanti per informare tutto il Salento e i salentini.

Piuttosto –conclude Pagliaro- se Assostampa vuole riprendere ad essere utile ai lavoratori, partecipasse all’incontro convocato per giovedì assieme agli altri sindacati che, invece, dimostrano grande senso di responsabilità.

Anche per questo e per tutelare la mia azienda e i posti di lavoro regolari e stabili che assicura, ho già dato mandato ai miei legali per agire contro chi, strumentalmente, ha colto o coglierà l’occasione per diffamare la mia immagine e l’onore mio e di Telerama.

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