Politica

Pd, il congresso non slitta e i renziani insorgono: “Non riconosceremo il segretario”

LECCE- La Commissione nazionale per il Congresso, preso atto delle anomalie in alcuni congressi cittadini del Salento, ha deciso di prendere ancora tempo: non ci sarà alcuno slittamento del congresso, nonostante le pressioni dei renziani e di alcuni parlamentari Pd. Il clima è incandescente e la tensione sale, congresso dopo congresso. La sfida, a livello locale, si gioca anche a suon di conferenze. Questa volta sono stati i seguaci di Renzi ad alzare i toni. Foresio ci va giù duro: si stupisce per il silenzio della segreteria regionale e spiega che alla sua parte non interessa un segretario eletto con “certi giochini”.

Il capogruppo Pd di Lecce spiega di aver riscontrato anomalie in troppi congressi: tessere lievitate sempre all’ultimo istante. Il sospetto di Edoardo Santoro è che i “capi bastone” mettano le mani al portafoglio e paghino: investimenti di non poco conto visto che si tratta di 15 euro a tessera. “I personaggi che lo fanno se lo possono permettere- chiosa il sindaco di Cursi- perché ricoprono incarichi ben remunerati”.

Foresio si spinge anche oltre e annuncia di non voler riconoscere un segretario provinciale eletto in questo modo, perché non sarebbe legittimato e si augura che sia la federazione leccese a chiedere che sia commissariato il congresso provinciale, senza aspettare l’intervento della Commissione nazionale. Maurizio Leuzzi, renziano del circolo di Nardò, dice di aver visto gente mai vista prima farsi le tessere all’ultimo minuto. I renziani dicono di voler dare il buon esempio e di volersi concentrare sul congresso nazionale. “Caro Toma, caro Piconese, l’8 dicembre vi mandiamo a casa”, tuona Foresio.

“Qualunque sarà il risultato dobbiamo sentirci partecipi di un impegno comune- replica il sindaco di Uggiano – per ridare slancio al partito, per tornare ad occuparci dei grandi temi che travagliano la società salentina.

Questo appello lo rivolgo a tutti i candidati segretari, ma in modo particolare all’area Renzi che -nel merito del giudizio dato sulla passata gestione del PD- ha espresso posizioni che stanno nella mia piattaforma politica. E da ciò bisogna ripartire: nuove idee, nuovo rapporto con il Salento, nuova classe dirigente”.

Intanto, i garanti nazionali continuano a promettere controlli scrupolosi e sono convinti che si debba andare avanti. La Commissione Nazionale non stopperà il congresso provinciale salentino a meno che non si verifichino gravi anomalie nei prossimi congressi.

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