BRINDISI- Entra nel vivo il processo sulla dispersione delle polveri di carbone sulle colture e le abitazioni adiacenti al nastro trasportatore della centrale Enel di Cerano.
Secondo l’accusa, impersonata dal pm Giuseppe De Nozza, la polvere di Cerano. Secondo la difesa, neanche per sogno. Sarà questo il leit motiv delle prossime udienza, con la società energetica chiamata a smontare la tesi suffragata anche da perizie e dalle testimonianze dei contadini: quelli che , presenti in aula, parlano di campi rovinati, che non valgono più a niente. Tutto per colpa della polvere. Nera. Misteriosa.
Sicuramente di più del possibile esito di un processo in cui i 13 dirigenti Enel non sono imputati per reati ambientali.