Cronaca

Vestas, Legambiente al Governo: “Salvare l’energia pulita”

TARANTO- Ci prova anche Legambiente a blindare a Taranto l’azienda dell’ energia pulita. E con la fabbrica anche i 127 posti di lavoro a rischio. L’associazione ambientalista chiede al Governo di intervenire per scongiurare la chiusura a Taranto dello stabilimento. A lanciare l’appello oggi a Roma è stato il presidente nazionale Vittorio Cogliati Dezza.

Parlando appunto della Vestas, Cogliati Dezza ha affermato che “il polo industriale di Taranto non è solo Ilva. Ci sono realtà moderne e sostenibili che lavorano nel settore delle energie pulite e rinnovabili e che vanno sostenute con decisione per garantire un futuro occupazionale alla città e uno sviluppo alternativo a un territorio fino ad oggi devastato da politiche industriali vecchie e miopi”.

A Taranto Vestas ha confermato nell’ultimo incontro al ministero dello Sviluppo economico dell’11 ottobre che a fine anno intende dismettere l’attività di Vestas Nacelles, l’impresa addetta alla costruzione di turbine eoliche, in quanto la macchina prodotta a Taranto, la “V90”, ormai non ha più mercato.

Vestas ha anche avviato la procedura di mobilità per licenziare 127 dipendenti, procedura che si chiuderà sotto Natale. Gli inviti di sindacati e istituzioni locali a fermare i licenziamenti per pensare, invece, ad un piano di rilancio della produzione, non sono stati sinora accolti dalla Vestas. Il ministero dello Sviluppo economico, dopo lo sciopero di lunedì del personale Vestas, ha intanto convocato un nuovo incontro l’11 novembre.

 

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