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Lecce spietato: 5 gol all’Ascoli

LECCE- Si è dovuto aspettare l’ingresso della squadre in campo per vedere il nodo Bogliacino sciogliersi. Il tecnico del Lecce Lerda decide di mandare in campo dal primo minuto il centrocampista uruguaiano. A lui viene affidata buona parte delle speranze di centrare la seconda vittoria stagionale. Ascoli in campo con la stessa formazione che nel precedente turno aveva affrontato il Catanzaro, unica eccezione Colomba dal primo minuto al posto di Scicchitano.

La formazione giallorossa anti Ascoli vede Bleve tra i pali linea difensiva composta da Martinez, Diniz, d’Ambrosio e Lopez, davanti a loro Amodio e Papini. A centrocampo Bogliacino , Ferreira Pinto e Doumbia con Zigoni terminale d’attacco. Uno schema tattico il 4 – 2 – 3 – 1 che evidenzia la volontà di mister Lerda di puntare sulla vena offensiva degli esterni per scardinare la difesa ascolana.

Lecce pericoloso nei primi minuti con Bogliacino bravo a trovare il tempo dell’inserimento in area e a colpire di testa. Palla a lato di poco. La manovra giallorossa è avvolgente, le corsie esterne funzionano con Doumbia e Ferreira Pinto che trovano in Bogliacino un supporto importante in ogni giocata.

Il Lecce riesce a dare ampiezza alla manovra e lascia poco spazio all’Ascoli che deve affidarsi solo ai lanci lunghi, quasi sempre in maniera sterile, soffocando il gioco palla a terra fin’ora punto di forza della squadra di mister Pergolizzi. Zigoni viene atterrato in area per il signor Brasi della sezione di Seregno non ci sono dubbi. Calcio di rigore trasformato dal numero 10 giallorosso. La pressione non scade anzi dalle corsie laterali arrivano i pericoli maggiori per la porta di Russo. Sono proprio i due esterni alti i protagonisti del raddoppio giallorosso. Doumbia disegna un interessante traversone e Ferreira Pinto risponde presente all’invito.

Supremazia territoriale e tattica evidente al Del Duca e l’Ascoli accusa il colpo scomparendo lentamente dal campo. Bogliacino si regala la gioia della doppietta personale al suo rientro sempre dagli undici metri. Non cambia l’angolo di battuta il capitano del Lecce. La difesa bianconera va in vacanza e lascia spazio a ingenuità che i giallorossi trasformano in occasioni da non sprecare. Sempre Bogliacino semina il panico in area e serve Zigoni che trafigge per la quarta volta Russo. L’attaccante dopo il gol in Coppa Italia con il Barletta si ripete in campionato.

La squadra di Pergolizzi appare poca cosa al cospetto del Lecce presentatosi con una veste tattica disegnata su misura da Lerda praticamente impeccabile. Nel secondo tempo il copione resta invariato a cambiare sono i ritmi decisamente piu’ bassi con un Ascoli in cerca di salvare almeno la faccia, e con un Lecce padrone del campo che dà l’impressione di non voler infierire gestendo il vantaggio rassicurante con grande sicurezza. Lerda dopo un’ora di gioco richiama Bogliacino in panchina.

Pestrin e compagni trovano il gol della bandiera grazie all’opportunismo di Vegnaduzzo sugli sviluppi di uno dei rari spunti bianconeri. Un attimo dopo Ferreira Pinto trova nuovamente il gol annullato però dal direttore di gara per la posizione irregolare dell’esterno giallorosso al momento del cross. Ma la quinta marcatura è solo rimandata. Ci pensa Zigoni a mettere per la seconda volta la sua firma sul match. Risponde così l’attaccante alle sollecitazioni della vigilia del tecnico Lerda. C’è ancora tempo per il raddoppio ascolano maturato su colpo di testa di Schiavino che approfitta di una leggerezza difensiva.

Il Lecce non molla la presa, controlla e rischia poco. La gara aldilà del risultato che rende merito ad una buona e ordinata prestazione, dà continuità alla serie positiva in campionato e rilancia di colpo le quotazioni in classifica. Lerda incassa la seconda vittoria esterna, ritrova un elemento cardine come Bogliacino e ottiene le risposte attese da alcuni elementi. Segnali incoraggianti per il futuro.

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