LECCE- C’è la possibilità che una Task force di politici regionali e parlamentari supporti le ragioni dei lavoratori MPS: se lo augurano in molti. L’appello dei lavoratori e di Paolo Pagliaro alla politica, che per lungo tempo si è disinteressata delle sorti dei dipendenti della banca, potrebbe non essere caduto nel vuoto. Mancano, però, molti parlamentari e politici salentini all’appello. D’Alema ha fatto spallucce: venerdì ha dato ascolto ai lavoratori Mps che hanno letto pubblicamente un loro comunicato.
“Le banche hanno ricevuto tanti aiuti statali, in questi anni, e adesso non vogliono fare la loro parte”, sbottano alcuni sindacalisti.
182 famiglie sono col fiato sospeso dopo tanti anni di lavoro. Le estenalizzazioni non convincono nessuno: per i lavoratori è solo un escamotage per liberarsi di un bel po’ di dipendenti, senza dare alcuna garanzia per il loro futuro. I lavoratori Mps faranno sentire la loto voce il 31 ottobre, con uno sciopero: è necessario dare garanzie a tante famiglie e poi c’è da chiedersi perché qualcuno abbia scelto di penalizzare il Salento, con un numero così alto di esternalizzazioni rispetto al resto d’Italia.