Politica

PPTR, slitta la ria-dozione: c’è anche il problema del Piano Casa

BARI- La giunta regionale pugliese, in queste ore, avrebbe dovuto ri-adottare il Piano Paesaggistico Regionale, ma  le nuove osservazioni emerse e quelle che dovranno essere ricevute hanno convinto l’esecutivo a rimandare di un’altra settimana. L’avvio della discussione nel merito del Piano Paesaggistico territoriale in V Commissione ha corretto già una serie di criticità messe in evidenza in questo periodo di ascolto dei territori. Restano irrisolte altre questioni: Salvatore Negro, capogruppo Udc ha puntato il dito sulla perimetrazione delle aree archeologiche e sull’allineamento del PPTR alle altre leggi regionali.

La Commissione non si è ancora espressa, ma lo farà quando acquisirà i pareri di associazioni e di altri “addetti ai lavori”: c’è da attendere l’incontro con l’Anci di venerdì, le osservazioni della Federazione Architetti di Puglia e quelle degli ambientalisti. Mercoledì prossimo, la commissione tornerà a riunirsi. Intanto, una modifica approvata da tutti, e già promessa da molto tempo, riguarda l’articolo 105 comma due, ovvero l’estensione agli ulteriori contesti delle norme di salvaguardia.

Inoltre è stata legittimata l’esclusione dell’accertamento di compatibilità paesaggistica per quegli interventi ricadenti nei territori costruiti, così come perimetrati dal Consiglio comunale e anche per quelli sui quali si è formato il silenzio assenso. Infine, sono stati fatti salvi tutti i piani urbanistici esecutivi approvati dopo il gennaio 2010 e prima del 6 agosto 2013”. Tutte queste modifiche saranno accolte dalla Giunta Vendola.

Restano irrisolte alcune criticità che sono state discusse in commissione: per esempio, la precisa perimetrazione dei parchi archeologici che vengono esclusi dai beni paesaggistici. Il paradosso è che il parco Rudiae di Lecce resta fuori dalle zone vincolate. Poi, ci sono alcuni problemi che derivano dal contrasto tra diversi provvedimenti emanati dallo stesso ente: il PPTR, in altre parole, non è stato allineato alle altre leggi regionali. Si pensi al Piano Casa, in linea con la normativa statale, consente ampliamenti delle abitazioni del 20 per cento, ma il Piano paesaggistico limita tutto al 10 per cento. Anche questo è un guaio da superare per impedire la pioggia di ricorsi.

 

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