PORTO CESAREO– È finito nel registro degli indagati Antonio Miccoli, fratello dello sfortunato operaio di Torre Santa Susanna morto schiacciato dal braccio di una gru. L’uomo è il titolare del cantiere allestito a Porto Cesareo dove è successo il terribile incidente che è costato la vita al 47enne Piero Miccoli.
L’uomo stava scaricando conci di tufo nel giardino di un’ abitazione estiva dove si stavano eseguendo dei lavori, sulla strada per Torre Lapillo. All’improvviso il braccio meccanico si sarebbe staccato dal mezzo pesante con in quale era arrivato sul posto, un camion Iveco, posizionato a ridosso del muro di cinta dell’abitazione . Il braccio lo avrebbe travolto in pieno, non lasciandogli scampo.
Il cantiere, secondo le indagini dei carabinieri di Campi Salentina, sarebbe stato abusivo.
Il comune di Porto Cesareo infatti non avrebbe autorizzatolo svolgimento dei lavori. Le indagini sono coordinate dal sostituto Stefania Mininni e continueranno nei prossimi giorni anche con l’autopsia sul corpo dell’uomo.