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Il Lecce vince in Coppa Italia e si preparara per l’Ascoli

LECCE- La vittoria, i punti sono il miglior medicinale per una squadra alle prese con una sindrome che intacca nel corpo e nell’anima una squadra di calcio. I tre punti stavolta sono arrivati, un successo che ha permesso al Lecce di mister Lerda di aggiudicarsi il derby di Coppa Italia di Lega Pro con il Barletta e di superare il turno.

Il tecnico vede oltre il risultato del campo che ha dato ragione alla sua squadra e evidenzia che la prestazione ha fornito indicazioni per il futuro e risposte che si aspettava da alcuni giocatori. E’ bastato un gol, questa volta a firma di un attaccante, Zigoni, per battere di misura l’avversario al termine di un match condito da polemiche a fine gara. Il Barletta punta il dito contro l’atteggiamento a dire di mister Orlandi al limite dell’accanimento. Tre giocatori del Barletta a fine gara sono finiti in ospedale per accertamenti. Allegretti con una frattura alla clavicola, Maccarone per un colpo alla testa, e Picci con problemi al setto nasale e allo zigomo.

Ma la Lega Pro è anche questa. Carattere e agonismo. Il Lecce ha tradotto sul campo le qualità di mister Lerda e il successo è giunto. La formazione era ben lontana da quella che domenica in campionato aveva pareggiato in casa con il Gubbio, spazio a chi non aveva giocato. Ecco che in campo si sono visti i vari Bencivenga, Sales, Ferrero e Nunzella; Melara, Monaco,  Parfait, Ferreira Pinto con Papini e Zigoni che uno stralcio di gara lo avevano disputato in campionato. Non c’era Bogliacino che ha accusato un risentimento muscolare per il quale si attende ora la valutazione dello staff medico per un eventuale impiego nella prossima di campionato contro l’Ascoli. Ed ora è già tempo di pensare seriamente a proseguire sulla strada strada anche in campionato.

Il Pareggio casalingo con il Gubbio è servito a poco, sia in classifica che per il morale. Morale che però ha subito una buona dose di fiducia dall’impegno di Coppa Italia. Si riparte dunque dalle buone cose viste al Puttilli. Una squadra detrminata, forse un po’ in confusione in alcuni frangenti sul piano della manovra corale ma comunque in grado di costruire diverse occasioni da gol a volte sprecate malamente. La risposta alla variazione tattica del 3-5-2 è stata tutto sommato sufficiente. Il 4-3-3 disegnato dal tecnico di Fossano garantisce una nuova possibile soluzioneda adottare anche in base alle disponibilità ed anche agli avversari. Infatti nel momento in cui è cresciuta la pressione scomposta del Barletta il Lecce è tornato ad un piu’ accorto 3-5-2. L’impressione è che comunque prendendo spunto da quanto visto, il tecnico valuterà di volta in volta l’impiego di alcuni elementi.

E’ il caso di Bencivenga e D’Ambrosio sulla corsia esterna. Due giocatori – ha detto Lerda – che si somigliano molto, bravi ad offendere meno nella fase di copertura. Resta ora da sciogliere il dubbio su Bogliacino che potrebbe anche non essere disponibile per il match con l’Ascoli. L’uruguiano a cause di noie muscolari non ha potuto mettere nelle gambe minuti per portarlo ad una condizione accettabile. Forzare ora per un suo recupero potrebbe compromettere il futuro. Il giocatore è un elemento fondamentale nello scacchiere tattico di Lerda, già con il Gubbio nei 25 minuti in cui è stato impiegato ha in qualche modo inciso sul rendimento complessivo della sua squadra. I prossimi giorni saranno determinanti per comprendere se sarà a disposizione del tecnico per il campionato oppure se Lerda dovrà ancora una volta privarsene.

 

 

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