CronacaPolitica

MRS, Paolo Pagliaro: “Il Salento non si tocca. Basta con gli sfregi a questa terra”

LECCE- “Il passo avanti che in queste ore qualcuno sta celebrando come un grande risultato, per noi è un passo indietro. L’accordo sul gasdotto che dovrebbe bucare la costa di San Foca non è il futuro del nostro territorio, ma la solita imposizione al territorio, come siamo abituati da tempoMa se fino a ieri, diciamo, che ai salentini è mancata la consapevolezza, oggi non è più così”, afferma Paolo Pagliaro, Presidente del Movimento Regione Salento.

“La contropartita alla realizzazione dell’opera ce l’abbiamo già in tasca e per noi è il nostro ambiente. I benefici della Tap saranno per tutti certo, tranne che per i salentini, come al solito.

Le popolazioni locali non contano. Come per l’Ilva e per Cerano. Due colossi che fanno più ricca l’economia nazionale a spese della salute dei residenti nelle vicinanze di questi siti.

Non è l’inquinamento che si teme è chiaro, o non solo i rischi che ne derivano. Ma l’immagine deturpata di un territorio che cresce a fatica e lo fa puntando sulle sue peculiarità. Le fortune per Melendugno e il Salento non devono arrivare dal mar Caspio, ma da noi stessi. Puntiamo sulla bandiera blu che non vogliamo vedere annerita da opere che non riguardano lo sviluppo diretto del nostro territorio. Diciamo no anche ai danni di immagine.

Scusate se pensiamo un po’ a noi, visto che nessuno lo ha fatto fino a oggi, non sarà un peccato mortale se tentiamo di farlo noi del Movimento Regione Salento.

A proposito di Regione, infatti, non abbiamo ancora capito bene quale sia la posizione fattiva e l’azione conseguente della Regione Puglia, visto che appena l’altro giorno il consiglio comunale di Melendugno ha chiesto un segnale forte da parte della Regione Puglia, con una deliberazione del suo organo sovrano.

La politica si fa nelle sedi giuste, cioè innanzitutto in quelle convenzionali, poi anche per strada come è giusto che sia. E le strade del Salento sono percorse da persone che non hanno intenzione di aprire la porta al gasdotto Tap.

Qui non c’entra nulla il progresso economico, qui è in ballo la pax sociale di un territorio che non può essere oltraggiato da scelte calate dall’alto. Il Salento ha tutto il diritto di autodeterminare le azioni per il suo sviluppo, come non è stato , purtroppo, fino ad oggi.

E non ci vengano a proporre di spostare lo sbocco della Tap a Cerano, perché non è questione di pochi metri di distanza. Né vale per noi la nota proverbiale secondo la quale è facile mettere fuoco a una casa bruciata.

Basta con gli scherzi. Serietà, grazie”, conclude il Presidente Paolo Pagliaro.

 

 

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