TARANTO- Gli operai Vestas hanno bloccato l’uscita delle turbine dallo stabilimento. “Le turbine – spiegano i sindacalisti – non escono dalla fabbrica sia perché lì c’è il presidio dei lavoratori, sia perché non c’è alcun segnale che Vestas ritiri i licenziamenti. L’incontro di venerdì scorso, quello che si è chiuso con una fumata nera – sottolineano i sindacalisti – non è stata una vera trattativa perché noi eravamo in una stanza al ministero dello Sviluppo economico e i rappresentanti dell’azienda in un’altra con i funzionari ministeriali che facevano avanti e indietro. Confronto diretto non c’è quindi stato”.
Qualche settimana fa l’amministratore dell’azienda, senza preavviso, ha annunciato agli operai dei licenziamenti, ovviamente, oltre allo stupore, hanno fatto seguito le prime azioni di protesta culminate nel blocco dell’uscita delle turbine.
Vestas infatti produce macchinari per pale eoliche. I sindacati hanno richiesto un piano di rilancio dell’azienda, per tutta risposta i vertici hanno risposto con il ricorso a 13 settimane di cassa integrazione ordinaria concluse dalla cessazione dell’attività produttiva il 30 dicembre.