Cronaca

Mellone Vs Pepe, inchiesta per diffamazione

LECCE- La guerra che per mesi si è combattuta a suon di conferenze stampa e interviste si è trasformata ora in terreno di scontro giudiziario. Da un lato, il direttore generale della Asl di Lecce, Valdo Mellone, dall’altro il presidente dell’Ordine dei medici di Lecce, Luigi Pepe, che adesso risulta formalmente indagato per diffamazione. Al centro, la prima conferenza stampa sul caso Imid, convocata il 31 gennaio scorso presso la sede dell’Ordine.

In quell’occasione, nel ricostruire quelle che, a detta di Pepe, erano le incongruenze del centro specializzato di Campi Salentina, erano erano stati usati toni non teneri anche nei confronti del manager Asl. Tra le altre, le frasi: “Il direttore, invece che bighellonare di sera, insieme con la Regione può trovare una soluzione”; oppure, il fatto che “nei palazzi alti si è dichiarato il falso”, con riferimento alla Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito, di fronte alla quale sarebbero stati “ostentati” titoli che il medico dirigente dell’Imid non avrebbe avuto.

Tutto ricostruito nella querela per diffamazione a mezzo stampa presentata da Mellone nella scorsa primavera e che ha dato la strua all’apertura di un fascicolo d’indagine, nelle mani del pm Giovanni Gagliotta. Delegata alle indagini è la Digos, che ha ascoltato a verbale diverse persone, ma non ancora Pepe. Sarebbero state fornite, inoltre, delle registrazioni della conferenza stampa. Dal presidente dell’Ordine dei medici, da noi interpellato, “nessun commento”. Il direttore generale della Asl, che la querela l’aveva annunciata già all’indomani della conferenza, si limita soltanto a dire: “ribadisco di aver riscontrato affermazioni gravemente lesive della mia onorabilità e del mio prestigio professionale, oltre che della mia funzione come dg della Asl. La decisione di merito spetta alla magistratura”.

All’orizzonte, però, il braccio di ferro tra i due non pare placarsi. Mellone ha presentato anche una seconda querela, per diffamazione semplice, e altre due sembra siano pronte nel cassetto: una relativa alla seconda conferenza stampa tenuta da Pepe a luglio, dopo la chiusura del centro Imid per disposizione di Asl e Regione, e l’altra relativamente a degli esposti anonimi che Pepe avrebbe inoltrato, per normale posta ordinaria, a Vendola, assessore Gentile, Procura e Asl, dove le missive, arrivando direttamente all’ufficio protocollo, sarebbero state aperte e diventate così di dominio pubblico, pur contenendo, a quanto è dato sapere, pesanti denigrazioni nei confronti di Mellone.

 

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