LECCE- “Il fumogeno non era mio. Soffro di asma e, dopo che altri lo hanno acceso, ho dovuto buttarlo di sotto perché mi sentivo male”. Questo ha detto, davanti al giudice Sergio Tosi, l’ultrà del Lecce Sandro Scarpa, 47 anni, arrestato dopo l’incontro Lecce Barletta.
Dopo la convalida dell’arresto, il 47enne, assistito dall’avvocato Giampiero Tramacere, è tornato in libertà. Il processo sarà celebrato, con rito abbreviato, il 22 ottobre prossimo davanti alla dottoressa Maddalena Torelli.
Ad incastrare Scarpa, le telecamere di videosorveglianza che hanno immortalato il momento esatto in cui il tifoso si è sporto dagli spalti e ha lanciato un bengala acceso sul terreno di gioco. Questo ha permesso agli agenti della Digos di Lecce di individuarlo ed arrestarlo.
L’episodio si è verificato domenica scorsa nel corso del match, in curva nord. Nelle immagini si vede chiaramente come il tifoso, poco dopo le 15, all’inizio della partita, è salito con un fumogeno acceso sulla balaustra per meglio sporgersi in avanti e lanciarlo sul campo.
L’uomo è così finito agli arresti domiciliari per possesso e lancio di artifici pirotecnici nell’ambito di una competizione sportiva.
A chiedere la convalida dell’arresto è stato il magistrato di turno, il sostituto procuratore Francesca Miglietta che ha anche disposto il giudizio direttissimo.