PORTO CESAREO- Non solo è riemerso dall’acqua con 5 chili e mezzo di datteri di mare, la cui pesca è proibita, ma il sub 34enne, si era anche immerso nell’area marina protetta del parco di Porto Cesareo. Ad intercettarlo sabato mattina gli uomini della Squadra Nautica della Questura di Lecce, durante un servizio di pattugliamento delle coste ioniche.
Il sub aveva nel retino i molluschi della specie “Lithopaga Litophaga” comunemente noti come “datteri di mare” di cui è vietata la pesca a tutela del sottofondo marino. L’estrazione dalle rocce del mollusco, oltre a produrre seri danni alla biodiversità marina, poiché uccide una specie che cresce molto lentamente e si riproduce con difficoltà, rende necessaria la rottura degli scogli all’interno dei quali ha il suo habitat, rottura che produce una versa “desertificazione” del tratto interessato al tipo di pesca.
Il pescatore è stato denunciato mentre i molluschi sono stati rigettati in mare.