Cronaca

Disservizi recapito postale, Uil Poste scrive a Gabellone

LECCE- Oreste Amante,  Segretario Territoriale UIL-Poste Lecce ha scritto una lettera, per denunciare i disservizi postali, al Presidente della provincia di Lecce Antonio Gabellone e a tutti i sindaci.

“Nei mesi scorsi la scrivente Organizzazione Sindacale Vi aveva informato della drastica riduzione di zone di recapito sul Vostro territorio operata da parte di Poste Italiane in virtù di un progetto di riorganizzazione (per noi invece di sola, mera razionalizzazione) del servizio postale su tutto il territorio nazionale –si legge nella lettera-assicurando, nuove strategie per ridare slancio e qualità ad un servizio ritenuto asfittico e che negli ultimi tempi registrava un considerevole calo di volumi di traffico.

Nella stessa nota, la scrivente aveva espresso le proprie perplessità in merito alla manovra riorganizzativa del settore nella consapevolezza che il drastico taglio di zone di recapito e conseguentemente di personale portalettere, non poteva che peggiorare il servizio postale in tutti i comuni ed in particolar modo nelle comunità più piccole dove il servizio postale tende ormai ad essere marginale.

Il risultato di tale ennesima riorganizzazione è sotto gli occhi di tutti e non penso abbia necessità di essere ulteriormente commentata. L’impossibilità di dare al cittadino un servizio adeguato, l’ impossibilità di garantire la copertura quotidiana di tutte le zone di recapito, il recapito della corrispondenza fornito con giorni o settimane di ritardo, mettono a nudo tutte le criticità da noi precedentemente evidenziate.

Ma, se ciò non bastasse, in virtù di un servizio che continua a perdere qualità ed ulteriori fette di mercato, si affacciano all’orizzonte nuove possibili riduzioni di personale che inevitabilmente porteranno nuovi disservizi sul Vostro territorio. Il classico cane che si morde la coda!

Sappiamo che lunedì 30 settembre i vertici dei Servizi Postali di Poste italiane hanno chiesto di incontrarVi per ricercare soluzioni utili a garantire una tempistica adeguata al recapito della corrispondenza.

Siamo certi –conclude Amante- che una toponomastica aggiornata dei comuni contribuirebbe positivamente ad un miglior servizio di recapito, ma sarebbe il caso, nell’occasione, di richiedere le garanzie necessarie per consentire pari opportunità di tutti i cittadini nell’usufruire di un servizio sociale, quale quello postale, da parte di un’azienda leader come Poste Italiane a cui deve essere affidato il compito di coesione sociale dell’intero territorio nazionale e non solo di perseguimento di azioni di business che avrebbero come drammatico risultato la marginalizzazione delle fasce sociali più deboli e dei territori comunali meno redditizi”.

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