Politica

Oria, salta il Consiglio. E il Sindaco si dimette

ORIA-  Una seduta andata deserta, ma anche i soliti mal di pancia di chi, evidentemente, pretende poltrone più prestigiose di quelle occupate.

E così, in mattinata, alle 10,43, Cosimo Pomarico ha protocollato presso gli uffici del Comune di Oria le sue dimissioni dalla carica di sindaco. Una decisione sofferta ma maturata già nelle scorse ore, proprio a margine di un consiglio Comunale saltato per mancanza del numero legale.

E dire che, all’ordine del giorno, non vi era nulla di particolarmente delicato, almeno sotto l’aspetto politico. La maggioranza era chiamata semplicemente a ratificare il nuovo collegio dei revisori contabili, sorteggiato nei giorni scorsi in prefettura. Seduta prevista alle 16 ma poi, alle 17,40, il presidente Antonio Metrangolo si è dovuto arrendere. Assenza del numero legale, e addio ratifica.

Sotto l’aspetto politico, una mazzata. Sotto quello amministrativo, pure. Per altro, a danno dei cittadini visto che ora il Comune, non potendo approvare il regolamento della Tares, corre il rischio di arrivare al pagamento in un’unica rata. Con conseguenze gravissime per il bilancio.

Non esattamente chiari, ancora, i motivi di quello che, nei confronti del primo cittadino, sembrerebbe essere stato un vero e proprio ammutinamento di una parte della sua maggioranza. In particolare, quella Targata Pd che, da tempo, premerebbe per ottenere una poltrona in più nell’esecutivo .

Contattato telefonicamente, Pomarico non ha voluto fornire dettagli sulle sue dimissioni limitandosi a citare Voltaire: “Tutto ciò che si può spiegare in parecchi modi non merita di essere spiegato”. E aggiungendo, a specifica domanda: “Non si tratta di dimissioni farsa. Sono dimissioni vere”.

Lo diventeranno davvero dopo i canonici 20 giorni.

 

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