TARANTO- È pronta la bozza del decreto che il Governo ha previsto per sbloccare la produzione dopo il sequestro ai Riva. Cinque gli articoli che lo compongono: dal commissariamento a tutte le società controllate o collegate alla nomina “fino a tre subcommissari” per le stesse società per le quali è prevista una “contabilità speciale” per “i beni oggetto di sequestro”.
Commissario e subcommissari “sono immessi nella titolarità e nel possesso delle azioni, delle quote sociali, dei cespiti aziendali e della liquidità delle società” sotto commissariamento, “e le amministrano al fine di perseguire l’esercizio delle attività d’impresa”; inoltre devono redigere e approvare i bilanci di Ilva e delle sue controllate.
“L’organo di nomina giudiziale consente l’utilizzo e la gestione dei beni sequestrati agli organi societari esercitando i necessari poteri di vigilanza”. Infine si dispone l’immediata entrata in vigore delle norme. Intanto la Procura della Repubblica di Taranto ha disposto il dissequestro delle “materie sussidiarie e di consumo necessarie all’attività produttiva della Taranto Energia srl”, una delle aziende del gruppo Riva i cui beni erano stati bloccati dal gip Todisco.