Politica

Corsa alla segreteria Pd tra voci, smentite e incontri segreti

LECCE- Le indiscrezioni sulla caccia ai big, scatenatasi all’interno del Pd provinciale nella fase precongressuale, stanno creando malumori e scontri interni. Gli aspiranti segretari provinciali si stanno muovendo già da tempo per prepararsi alle primarie (che, in provincia, saranno soprattutto una sfida di tessere) per stringere nuove alleanze e avere il supporto di alcuni big del partito. Salvatore Piconese, sindaco di Uggiano La Chiesa, è sceso ufficialmente in campo già da un po’, dopo aver incassato una serie di alleanze utili.
L’avvocato Fritz Massa si sta muovendo per rafforzare la candidatura del sindaco di Uggiano: sembra che si sia tenuto un incontro tra Abaterusso, presidente di Italia Navigando, e alcuni giovani amministratori del Pd per discutere di alleanze non solo per il segretario nazionale, ma anche in vista della corsa alla segreteria provinciale.

L’avvocato, però, spiega di aver voluto incontrare alcuni giovani per discutere dell’appoggio a Cùperlo, “visto che la corsa alla segreteria provinciale, allo stato attuale, non potrà cominciare prima del congresso nazionale”. In altre parole, anche se la precedente Assemblea aveva deciso di fissare prima i congressi locali e poi quello nazionale, non sarà possibile per il tempo ristretto. Quindi, si farà quello che prevedo lo statuto: prima il congresso nazionale e poi tutti gli altri.

In campo restano alcuni nomi: il renziano PaoloForesio e Alfonso Rampino. Potrebbe candidarsi anche Cosimo Durante, mentre Remigio Venuti cerca di capire se c’è un buon supporto prima di scendere in campo. L’ex sindaco di Casarano è supportato da Pugliafutura, anche se Sandro Frisullo cerca di prendere le distanze dalle beghe locali, schierandosi apertamente solo per Cùperlo. Il professore Zacheo spiega che sarebbe necessario un coordinamento tra tutte le aree che sostengono Cùperlo: “Per noi è importante un coordinamento e la discussione sui contenuti: abbiamo anche discusso degli eventuali nomi in campo, ma vorremmo che ci fosse una proposta univoca”.

Le voci sulle possibili posizioni dei big rispetto alle candidature in campo hanno fatto adirare l’on. Teresa Bellanova, che parla di “narrazioni fantasiose”, dimenticando che sono i suoi stessi compagni di partito a farle e a sussurrarle ai giornali. “Quando abbiamo deciso di invitare a Lecce Gianni Cuperlo, per un appuntamento non casualmente titolato ‘tornare alla politica’- spiega la deputata Pd- lo abbiamo fatto perché siamo convinti che oggi, molto al di là dei nomi, è urgente riflettere, a Roma come a Bari come a Lecce, su quale partito per quale Italia. Lo dobbiamo alle migliaia e migliaia di donne e uomini che guardano al Pd per avere risposte ad una crisi devastante, a chi ha bisogno di orientare il proprio futuro, a chi ancora crede che i partiti siano centrali in una articolazione democratica della società, contro ogni forma di populismo e plebiscitarismo. Questo mi interessa, e su questo sono impegnata, non a “bloccare” eventuali candidature, né tantomeno ad “avvicinarmi” ad altre.

Quando sarà il momento sosterrò quelle candidature, a Bari come a Lecce, prossime a questa idea di partito e di azione politica”.
Insomma, Bellanova non vuole apparire protagonista di un vecchio modo di fare politica, chiede di concentrasi di più sulle grandi battaglie per i lavoratori. Nel Pd nazionale, però, più che di contenuti si è parlato di regole e nomi, e ci si è azzuffati per molto tempo: non è colpa dei giornali se i nomi e le correnti contano anche a livello locale.

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