BRINDISI– Commissariare l’authority. È questa la mission, più o meno dichiarata, del sindaco di Brindisi Mimmo Consales chiamato, nelle prossime ore, a trovare un punto di incontro con i membri del comitato e le istituzioni che parteciperanno all’atteso vertice in programma a palazzo Nervegna. Un incontro convocato dallo stesso primo cittadino nei minuti successivi alla riunione del comitato portuale dello scorso mercoledì, vero e proprio crocevia del destino di Hercules Haralambides, presidente di un ente incapace, dopo mesi di rinvi e ritardi, di approvare il bilancio consuntivo dell’anno precedente.
Strade, secondo i più, non ne esistono molte. Haralambides avrebbe concluso il suo lavoro a Brindisi. E pertanto, l’appello lanciato da più parti al ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi, risuona come una richiesta bipartisan su cui, bene o male, tutte le parti sono d’accordo. Ovvero, il siluramento del professore ellenico.
Ed è questo l’unico punto di incontro: Perché sul resto, le forze politiche si stanno letteralmente scannando, a suon di comunicati stampa e insulti, più o meno espliciti.
A D’attis, capace nei giorni scorsi di intercettare una telefonata pro – Casilli del segretario regionale Pd Blasi, risponde nuovamente Consales.” D’Attis è l’ultimo titolato a poter parlare di porto. Ha soltanto dimostrato – ha tuonato il primo cittadino – di avere un orecchio lungo per origliare senza capire”.E proprio il Pdl, al vertice, non ci sarà. Come dire che su come Haralmbides debba essere fatto fuori, ognuno ha, evidentemente, la sua idea. Frutto di quella voglia sfrenata, propria della politica, di poter dire un giorno: “E’ tutto merito nostro”.