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Lecce, e son 4…Tesoro contestato. Moriero: “Ho visto dei progressi”

LECCE- Finisce con i coni contro Tesoro che si sono levati dalla tribuna est e con i fischi per la squadra di Moriero. Il Lecce perde la quarta partita consecutiva, resta ancorato all’ultimo posto i classifica a zero punti, e ora anche in solitudine. Brutta prova della formazione leccese che, rispetto a Benevento, non evidenzia progressi, anzi. Moriero però la pensa al contrario. L’allenatore leccese torna fortemente in discussione. Nelle prossime ore Tesoro potrebbe decidere di sollevarlo dall’incarico. Tra i candidati Gautieri, Brini, Lucarelli, Cavasin, Michele Serena, Cosmi, Papadopulo.

E’ un Lecce che l’avversario non fatica a fermare, leggendone le intenzioni, prevedibili scontate.  La formazione di Moriero ha chiuso la aprtita in nove uomini a causa delle espulsioni di Ferrero e D’Ambrosio. Il tecnico leccese nel primo tempo aveva dovuto rinunciare a Miccoli, infortunato.

Il Lecce si schiera con il 4-3-1-2, con Bellazzini alle spalle di Miccoli e Zigoni.

Rispetto a Benevento si contano cinque  novità: in porta c’è Bleve (preferito a Perucchini), in difesa Ferrero e Nunzella; a centrocampo Amodio e Melara. In attacco confermata la coppia Miccoli-Zigoni.

Prima dell’avvio un minuto di raccoglimento in memoria di Paolo Zantelli tragicamente scomparso durante una gara di Formula 2.

Dopo sette minuti il Catanzaro è già  in vantaggio: la difesa (portiere incluso) assiste impotente ad un traversone che Marchi corregge in porta. La squadra calabrese sfiora il raddoppio, ma  Fioretti non inquadra la porta da buona posizione.

Il Lecce accenna ad una reazione con Fabrizio Miccoli (17′), la difesa ospite si rifugia in corner.

La squadra di Moriero rischia quando Fioretti scatta sul filo del fuorigioco, ma il suo diagonale è bloccato a terra.

Ancora dal piede di Miccoli nasce un pericolo per la difesa ospite. Al 35′ contropiede del Lecce avviato da Nunzella e chiuso con un diagonale di Bellazzini deviato da Bindi in angolo. Nell’azione si infortuna Miccoli costretto a uscire: al suo posto Beretta.

Nel finale di primo tempo  (44′) la squadra giallorossa batte una punizione dal limite con Bellazzini, il portiere devia in angolo.

In avvio di secondo tempo il Lecce trova il pari: calcio d’angolo di Bellazzini e pallone che arriva sul secondo palo dove D’Ambrosio lo spinge oltre la linea, 1-1. Nel momento in cui Moriero sta per inserire Ferreira Pinto è costretto a mandare in campo Vinetot per Amodio a causa dell’espulsione di  Ferrero (secondo giallo) costretto al fallo dopo una giocata errata di Nunzella.

Salvi passa al centro affiancato da Melara e Bellazzini.

Al 20′ il Catanzaro passa di nuovo in vantaggio: pallone in avanti a pescare Fioretti che in diagonale supera Bleve, 1-2.

Moriero richiama Bellazzini e inserisce Ferreira Pinto (32′). Al 33′  il Lecce resta in nove: D’Ambrosio si becca in rapida successione il giallo e il rosso (proteste).

Al 38′ cross di Melara e rovesciata telefonata di Zigoni parata da Bindi. Ci prova lo stesso Melara, ma il suo colpo di testa è debole. E’ sempre del centrocampista giallorosso l’ultimo tiro verso la porta del Catanzaro: Bindi lo devia in angolo.

Finisce 2-1 per il Catanzaro. Lecce desolatamente ultimo.

 

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