MATINO– Era la sera del 12 settembre 2011. Ivan Regoli, 29 anni, di Matino, uscì da casa portando con sè pochi spiccioli ed il cellulare. I documenti li lasciò lì. Era il compleanno di suo fratello maggiore. Fu l’ultima volta che sua madre, Antonia Rizzo, lo vide.
Non si seppe più nulla del suo ragazzo e lei lo cerca e combatte senza sosta da allora, ma, a differenza della maggior parte delle madri di figli scomparsi, nel cuore non ha più la speranza di trovarlo vivo. Sente che Ivan non c’è più, ma vuole riavere il suo corpo per poter piangere il più atroce dei dolori.
Da subito, mamma Antonia fece affiggere dei manifesti in paese, denunciando senza veli l’omertà che secondo lei c’è intorno a questa storia, perchè è convinta che qualcuno sappia e non parli per paura.
La Procura indaga per omicidio e occultamento di cadavere. Il nome di un uomo di Matino è iscritto sul registro degli indagati. Stando alle indagini, Ivan era sì conosciuto dalle forze dell’ordine, ma per fatti di poco conto, non di certo legati alla “grossa” criminalità organizzata.
Nel secondo anniversario della scomparsa del figlio, Antonia lo ricorda e ricorda a tutti la propria angoscia, con un volo di colombe, simbolo di chi, librandosi nel cielo, può in qualche modo raggiungere Ivan ovunque sia.