LECCE- L’asl, con una nota, fa sapere che “Non risulta all’Azienda, fermi restando accertamenti in corso, che il genitore dei pazienti abbia ricevuto una risposta (alquanto improbabile) su impossibilità legate alla spending review: è vero invece che la momentanea indisponibilità di un ecografo portatile aveva indotto l’operatore investito del caso ad indirizzare i pazienti verso una prestazione a rimborso, con carico su uno specifico fondo per le malattie rare e non sugli utenti, che a tale prestazione hanno pieno ed inconfutabile diritto.
E’ vero invece, e l’Azienda lo ammette di buon grado, che il problema avrebbe dovuto essere risolto direttamente in sede di servizio domiciliare in fase di prescrizione e non certo riconsegnato ai parenti. L’intervento tempestivo del Direttore di Distretto ha risolto il problema e verrà trattato come evento sintomatico per una revisione delle procedure”.